Sembrava proprio che volessero tutti festeggiare nelle case illuminate , mai come quest’anno ho visto tante luci nelle case , tante finestre aperte sulla notte come a ribadire che anche nella costrizione e nel raccoglimento tutti volessero salutare questo tragico e assurdo 2020 , bisestile e speciale.
Speciale in ogni senso : tutti lo abbiamo vissuto prima con stupore , poi con angoscia , con dolore e proprio alla fine con un piccolo pensiero di speranza , sembrava impossibile , ma già nel mondo si comincia la vaccinazione contro questa terribile nuova pestilenza che ha ricondotto l’umanità tutta a quella dimensione precaria che in fondo è o dovrebbe essere la nostra condizione naturale.
La straordinaria e allegra esplosione liberatoria dei fuochi d’artificio :partivano da tutte le case e una volta tanto non mi hanno irritata , anzi tutta quella esplosiva serie di luci nel cielo metteva allegria : il fumo era addirittura entrato in casa tanto era denso: cercando di non pensare ai tanti migranti al freddo nei campi profughi della Bosnia , cercando di non pensare agli ancora tanti , troppi malati negli ospedali , alle terapie intensive ancora piene , pensando invece agli eroici uomini e donne nei loro abbigliamenti spaziali che anche stanotte lavorano per noi , a chi ancora crede nella solidarietà e anche stanotte gira le città per portare un conforto agli Homeless infreddoliti ho partecipato con gioia a quella che tutti sperano sia la coda di questa sciagurata annata di morte.
Ne usciremo ? o meglio ne usciranno i più giovani ricordando quanto sia precaria la nostra condizione umana ?
2021 –non ho proprio idea di cosa ci riserverà . Io mi accontento di sperare nella progressiva e magari anche lenta ripresa della vita cosiddetta normale.
Un desiderio piccolo piccolo : potere apprezzare dal vivo una cara amica , Maria Agresta che ha mirabilmente cantato per la prima volta i Vier Letzen Lieder davanti alla solita tristissima platea vuota . Poi se mi allargo nelle speranze , oltre ad augurare ogni bene a tutti i miei cari e un avanzo di salute per me , anche la possibilità di tornate a Vienna , a Monaco , a Napoli .
Insomma a risentire la musica dal vivo , quella che più di tutto mi è mancata in questi lunghi mesi di astinenza.