Mancano pochi giorni alla mia partenza per Salisburgo e mi arriva il richiamo dell’albergo per la conferma , sorrido all’idea che ci sia bisogno di ricordarmi l’appuntamento , in realtà non vedo l’ora di tornare in quella ricchissima piccola città e non voglio pensare che potrebbe anche essere l’ultima volta.
Come un caso poche sere fa il solito canale musicale ha rimandato in onda il Romenzälung del concerto di Dresda del 2013.
Mi ha fatto ha una certa tenerezza rivedere Jonas nel periodo di massima magrezza , con l’apparecchio ai denti e qualche pensiero personale nella testa.
Ci stanno inondando di foto di scena della prova generale , mi dicono gli informati che qualcosa è cambiato nell’allestimento di Romeo Castellucci che non vidi a Monaco ma che in realtà non mi aveva per niente convinto.
Del regista italiano avevo visto un Parsifal a Bologna e anche in quel caso non ne uscii del tutto soddisfatta .
Ma sappiamo che l’ex Sovrintendente di Monaco ora a Salisburgo ama le regie “originali” che qualche volta sono bellissime e qualche volta ..un pò meno.
Ho già cominciato a scrivere di questa opera che nell’ordine cronologico Jonas Kaufmann avrebbe dovuto cantare prima del Tristano.
Così vuole l’ordine consueto della lirica , ma sappiamo che anche con le opere italiane il Nostro si è permesso salti in avanti e indietro a suo piacimento e soprattutto a sua insindacabile capacità professionale e musicale.
Resta solo da fare la valigia , ma quella per scaramanzia la preparo la sera prima della partenza.