Nellla preistoria dell’automobile c’era una tecnica misteriosa che bisognava imparare per cambiare le marce , soprattutto per scalarle e questa operazione complicata si chiamava “ la doppia debragliata.”
Bisognava impararla , specialmente se si doveva guidare la mitica Fiat 500 e consisteva in una piccola serie di movimenti sincronizzati tra il volante e il pedale della frizione.
Quando poi l’avevi imparata ti sentivi pilota di Formula Uno e affrontavi tornati e curve sulle strade impolverate con vera maestria.
La macchina era piccola ma aveva in proporzione un volante grandissimo e poi c’erano le porte che si aprivano verso il davanti per cui la vera signora doveva imparare a uscire con rotazione totale del corpo tenendo le gambe ben unite , anche questa una speciale tecnica onde non sembrare come quelle signorine un po’ chiacchierate che non facevano il gesto elegante e che si dedicavano ad un antico mestiere.
Poi arrivarono le porte antivento , il volante divenne sempre più piccolo e soprattutto le marce furono sincronizzate per cui la ragazza emanicipata che fu e che sapeva guidare come un camionista perse un po’ della sua aura sportvo-elegante.
Tra un po’ ci saranno macchine che si pilotano da sole e che non faranno correre i rischi relativi alla figuraccia di grattare sul cambio come succedeva con grande onta in tempi lontani nei quali si poteva avere da parte dell’istruttore di guida un consiglio :
quando devi cambiare fai anche un bel colpo di tosse , tanto così per fare e soprattutto per coprire l’orrendo urlo del cambio di chi non aveva proprio la sensibilità necessaria a superare il test della “doppia deragliata”.
Valla un po’ a raccontare oggi una storia di questo tipo , praticamente sei guardata come se venisse direttamente dal pleistocene !