
Un autore spagnolo molto noto , il suo primo libro che lessi : I soldati di Salamina, mi aveva spinti a comprarne altri via via che uscivano.
Poi recentemente una bella intervista televisiva mi ha segnalato il suo ultimo romanzo : il folle di Dio alla fine del mondo e sono corsa a comprarlo.
Non svelo niente che non sia nella controcopertina ma il libro si legge come un giallo, un libro attualissimo sulla figura di Papa Francesco e che racconta molte cose sul nostro modo di essere cattolici.
Xavier Cercas sa raccontare ed è molto facile leggerlo , più difficile invece restare indifferenti al suo racconto -cronaca di un viaggio al seguito del Papa nel suo viaggio in Mongolia .
Una facile scoperta è quella che occorre cercare la Chiesa nelle sue missioni e che la via più pura è la strada dei missionari che cercano non tanto di fare proseliti ma avvicinandosi ai diseredati della terra vivendo la vita degli ultimi.
Difficile invece è cercare nella nostra chiesa occidentale un senso possibile per continuare a credere , le chiese sempre più vuote ,ce lo conferma la realtà in maniera plateale.
Il libro di Cercas, un ateo convinto , non ci da risposte e non ne vuole dare : ci racconta di un uomo Bergoglio e di un papa Francesco in maniera asettica e cronachistica.
Personalmente lo consiglio ai mei affezionati lettori :quando ho finito di leggerlo non ci ho dormito una notte e ho pure risentito il bisogno di rileggere gli ultimi capitoli.
Come un giallo che si rispetti è pure pieno di surspence , ma forse questo perché è scritto molto bene.