La giornata  dei nonni

Il blog tace da molti giorni , ci sarebbero tante cose da scrivere ma ci sono dei momenti in cui , come una vecchia lumaca , mi ritiro nel mio guscio .

E’ passata una data difficile da ricordare , anche se ormai sono passati un numero incredibile di anni e in più una strana coincidenza che mi ha riportato a vivere a tanta distanza una mesta cerimonia di addio per una vecchia amica.

Ero circondata da settantenni che ho visto bambini e mi pareva di volare dall’alto di una vita già molto consumata dal tempo.

Però la memoria bisogna condividerla , lo sento come un dovere quando qualche mio nipote incredulo sgrana gli occhi sui miei racconti d’antan.

Per pigrizia è sempre rimasto nel cassetto il progetto delle famigerate “ memorie di Adriana” che ho minacciato di scrivere per decenni ma resta la voglia di trasmettere tanta storia di ieri e consegnare il ricordo di chi ha attraversato tanta storia d’Italia .

 Non vorremmo  che i giovani di oggi pensassero solo alle colpe di chi , pur cercando di testimoniare attraverso l’impegno politico e sociale la loro vita , non sia  riuscito a fermare il cambiamento negativo in cui si trova l’Italia di oggi.

Da che parte cominciare ? dalla bambina che a Firenze nella notte del 4 agosto ’44 sentiva nel rifugio sopra bottega in Via Condotta ( era una torre antica ) il rumore dei ponti sull’Arno che saltavano e lo spostamento d’aria mi spingeva verso il vecchio muro e poi l’11 quando venendo da Via Magazzini vedemmo sfilare sorridenti in tuta verde i primi soldati americani ?

Scoprii molti anni dopo che a pochi metri c’era il Comitato di Liberazione Nazionale .

Oppure dalla giovane donna che faceva i cortei per difendere la legge 194 oppure  quando andavo sulle piazze per fare i comizi in difesa dei diritti civili?

Ai nipoti piace anche il racconto della vita minore : quella del lattaio che portava il latte la mattina , quella della sartina che veniva in casa a fare gli orli , quella della neve che cadeva ancora l’inverno e ci bloccava anche il Viale della Vittoria.

Sono una nonna dalle tante vite : dall’amore per la musica nato al Maggio Musicale Fiorentino , alle regate nel Mediterraneo per seguire un marito tanto affascinante quanto avventuroso , dalla regista di teatro classico per la scuola alla rinnegata professione di creatrice di moda che mi fece docente di corsi professionali della regione Marche.

Soprattutto la politica : mai per interesse personale , mai con livore nei confronti degli avversari , tutto sommato neppure mai tanto vincente , appartengo alla generazione di quelle che aprirono la strada alle donne che vennero dopo.

In ultima analisi sono una nonna interessante ( me lo dico da sola ) per i miei otto nipoti che avessero la voglia di festeggiarmi oggi.

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