
Quando nel secolo scorso le fiere avevano ancora un senso e rispondevano ad un desiderio popolare di festeggiare il santo patrono arrivavano le bancarelle dei venditori ambulanti , ciascuno portando le merci da lontano , ciascuno dalle proprie terre e con le proprie tradizioni.
Venivano dal Veneto rurale i venditori di mestoli , dall’Abruzzo portavano i manufatti di rame e dal Sud i venditori di vecchie sacre pitture su vetro , ex voto e chincaglierie varie.
La Fiera di San Ciriaco era una di queste e si svolgeva tra la Piazza del Papa fin su verso il Duomo , ne è una preziosa testimonianza il film Ossessione di Luchino Visconti.
Poi la demagogia falsamente popolare pensò di spostare la fiera verso la città nuova e piano piano le amministrazioni pensarono bene di allargare gli spazi fieristici , ovviamente ne ricavavano un beneficio perché gli ambulanti pagavano l’occupazione di suolo pubblico e piano piano come una piovra la fiera si è allargata nei giorni e negli spazi urbani paralizzando il vivere civile per giorni.
Di anno in anno mentre le merci scadevano sempre di più in un’accozzaglia di abbigliamento da quattro soldi , di collanine falso etniche e di pentolame e scarpe che si trovano ogni giorno in ogni mercato rionale la fiera è diventata un mostro senza storia.
Adesso poi , per superare la sinistra che aveva governato per decenni questa città la destra subentrata trionfalmente ha pensato di estendere il percorso fieristico da mare a mare ,praticamente finendo per paralizzare definitivamente la città per quasi una settimana.
Panem et circenses, vengono dalle periferie e dai paesi vicini .
Lo considerano un successo popolare , folle annoiate si trascinano tra bancarelle inutili , un vago odore di cibo si stende su tutti i festosi partecipanti al rito , nessuno brontola più ; neanche i negozianti che preferiscono chiudere tanto non vendono niente , persino i residenti che non riescono ad uscire dai loro garage bloccati dai camper dei venditori.
Tutti contenti , io conto i giorni per potere riuscire di casa , avevo fatto pure le provviste al supermercato per non dovere scendere in città.