
Una bellissima donna bruna , con una grande cascata di capelli ricci , due splendidi occhi verdi e le braccia morbide e bianche sempre pudicamente abbandonate in grembo : mia accorgo di guardarla con nostalgia mentre canta i Vier Letzen Lieder.
Mi è apparsa così sullo schermo della tv come un ricordo bellissimo Anja Harteros .
Cerco nella mia memoria le innumerevoli volte in cui l’ho vista cantare accanto a Jonas Kaufmann e piano piano , partendo dal Lohengrin del 2010 via via dal Trovatore al Don Carlo sia a Monaco che a Salisburgo fino all’Otello , allo Chenier . i tanti concerti , i Requiem verdiani fino all’ultima splendida Isolde nel 2021.
Poi il silenzio .
Cerco su Wikipedia : nata il 23 luglio del 1972 , tre anni meno del suo partner da madre tedesca e padre greco ,in molti in Germania avevano pensato a lei come un’erede della Callas , aveva esordito
In ruoli mozartiani , la solita gavetta e poi di slancio anche l’America , sono molti i ruoli interpretati dagli anni ’90 fino al suo approdo felice al Bayerischestatsoper di cui era anche Kammersängerin..
Ma c’è un dolce mistero nella sua vita , Anja ha uno sposo amatissimo molto più grande di lei e per stargli vicino ha cominciato molto presto a non andare lontano da casa fino al momento in cui quando è caduto addosso a tutti la pandemia di Covid la rinuncia totale della sua attività professionale per non rischiare di contagiare quel suo uomo fragile al quale lei è legata.
Mi aveva raccontato Jonas a cena , dopo il premio Corelli ,che per interpretare Isolde lei si era preparata per ben tre anni al ruolo ma che al momento di andare in scena era letteralmente terrorizzata del fatto di potersi contagiare.
Eppure , oltre alla voce mirabile , alla qualità vocale che la faceva duttile interprete anche in ruoli verdiani , a proposito ricordo la sua Aida in concerto a Roma con Pappano , aveva anche una carica attoriale brillante che mi aveva incantato nell’Arabella –
Ogni tanto ritornava il suo nome sul cartellone : la ripresa del Ballo in maschera , poi sostituita da una cara soprano italiana alla quale ahimè non entrava il vestito dalla vita sottile di quella ragazza altissima che pur non avendo un fisico perfetto riusciva a mascherarlo con molta eleganza ed intelligenza , poi seguiva cancellazione.
Frugando nella memoria la ricordo anche Tosca a Salisburgo , discutibile messinscena in abiti moderni , e soprattutto ricordo un suo compleanno in camerino alla fine di una ripresa della Forza :
tutti brindavano attorno a lei e c’ero anch’io , una grupie affezionata alla quale aveva porto con garbo un bicchiere di champagne.
Ma il ricordo più struggente è stato alle fine di un concerto alla Scala ; lei che si avviava verso l’albergo tenendo sottobraccio quel piccolo uomo fragile , sembrava più suo padre che suo marito , ma al quale lei dava il braccio con una tenerezza protettiva commovente.
Ho cercato notizie più recenti , ma nel web dopo il suo ruolo nelTristano non c’è più niente .
Anja Harteros und Jonas Kaufmann waren seit dem Lohengrin 2009 in München mein Traum-Gesangspaar. Es macht sehr traurig, dass man Anja nicht mehr hören .
I miss Anja very much. She and Jonas were wonderful together. She has a beautiful voice, is elegant and poised. I remember her winning the Cardiff singer of the World. She wore a red lace dress for the final and her shining dark hair cascaded down. It saddens me that there is a complete blackout of news of her. She is Buch missed.
That ‘little fragile man’, her husband, was her permanent singing teacher. He is somewhat a family tyrant because, as rumour has it, he forbade Anja to travel for extended time away for him, before Covid. She didn’t like publicity, crowds. She was a great artist. It is a pity she gave up her art.