Una gran botta di nostalgia : oggi sfogliando i giornali ho trovato un bell’articolo pubblicitario sulla Giordania.
Ci sono stata tanti anni fa , quando il mondo era tutto a portata di mano e non ce ne rendevamo conto ,
Petra era stato per me un sogno da realizzare e una sera al tramonto siamo arrivati ( viaggiavamo da soli e senza problemi mio marito ed io ) ed abbiamo alloggiato in un albergo anonimo fuori dall’entrata del famoso corridoio che ci avrebbe aperto la mitica città dei Nabatei .
Il mio primo e unico problema fu l’essere costretta a montare a cavallo , si andava in fila al passo , ma io ero abbastanza intimorita tanto che il ragazzino giordano che teneva il cavallo per la cavezza rideva della mia paura .
Poi la meraviglia quando uscimmo dal buio e vedemmo il grande tempio , quello famoso delle guide turistiche . Primo scatto della macchina fotografica poi fine della storia , non avevo più pellicola perché era stata vana e inutile la ricerca di trovare un qualunque tipo di negozio che le vendesse .
Il resto della bellissima giornata è rimasto tutto nei miei occhi che comunque funzionano meglio di qualunque foto ricordo.
Il momento magico fu quello in cui sentii scendere dalle rovine il suono di un flauto : c’era un pastorello che si faceva compagnia guardando il suo gregge. Non ce l’aveva messo l’ente per il turismo perché non esisteva nessuna promozione a quei tempi se non l’avere visto Indiana Jones , ovvero Harrison Ford correre tra quelle pareti !
Ripartendo il giorno dopo avevo preso da un vaso fuori della porta dell’albergo un rametto di una bellissima pianta grassa fiorita , all’aeroporto il tollerantissimo doganiere vedendola mi aveva detto :romantic woman!: Trapiantata a casa ha seguitato a fiorire per qualche anno ma non ho mai saputo dire come si chiamasse. Aveva piccoli bellissimi fiori rossi.