
Cara signora Siglinde
Lei non sa quante mamme hanno palpitato con lei durante l’ultima partita del Roland Garros , nel caso mio anche qualche nonna ,e le garantisco che le ero veramente vicina mentre soffriva insieme a noi per ogni punto di suo figlio , per ogni momento della lunga , interminabile partita .
Lei però che è una mamma speciale , con i suoi due figli dei quali andare orgogliosa e di tutta la sua famiglia che quel ragazzetto dai capelli rossi non manca mai di ringraziare alla fine dei suoi incredibili risultati , anche quando , molto raramente direi , gli capita anche di perdere deve essere comunque molto fiera dei risultati che ha ottenuto.
Se le sue foto hanno fatto il giro del web non se ne dispiaccia , dimostrano solo la verità del suo amore e già che ci sono le faccio i miei complimenti anche per il suo bellissimo nome , carissimo ad ogni wagneriana innamorata dei suoi eroi.
Non so se in Pusteria il suo nome è così diffuso , sicuramente lo è nel cuore di tutti gli appassionati della storia della sua omonima eroina , forse la figura più tenera di tutta la saga dei Nibelunghi.
Adesso tornando nella sua bellissima valle , (che belle passeggiate ho fatto dalle sue parti!, ) dia un bacio per me a quel ragazzo che è nel cuore di molti di più di quanto lui nemmeno si immagina.
Con stima ed affetto da parte di una vecchia nonna italiana che amava sciare dalle sue parti , che non capisce niente di tennis ma che soffre come lei quando guarda le partite del suo straordinario figliolo,
Anche se non sono nonna, condivido ogni parola. Ho sofferto per Jannik e soprattutto per lei. Avrei voluto essere a Parigi per abbracciarla. Siete una famiglia splendida! Avete cresciuto un figlio straordinario (e certamente anche l’altro) che riesce a far ritrovare il senso di Patria a degli stolti solo quando sentono, il nostro Inno Nazionale, vedono il tricolore sventolare e l’entrata in campo di Jannik. Vi abbraccio tutti con immenso affetto e gratitudine.