proseguendo le mie osservazioni sul mondo che mi circonda questa volta parlo di treni , ma per i miei amici stranieri occorre fare una premessa :
L’Italia non solo ha quella buffa forma di stivale ma ha anche una specie di spina nel mezzo che la attraversa tutta e che per esempio in questi momenti è fonte anche di terremoti ..ed ecco il mio raccontino sociologico.
..vivendo nella parte d’Italia in cui si è figli di un dio minore i treni sono spesso lenti e abitati da una varia umanità molto interessante sotto il profilo sociale.
Mentre sulle Freccie rosse che sfrecciano veloci dall’altra parte degli Appennini l’umanità è molto più astrattamente silente , salvo poi riempire i vuoti con abbondantissime valanghe di telefonate di ogni tipo : si va dal manageriale al privato , in una marmellata indistinta , sui treni dei poveri che portano da Ancona a Roma in un tempo maggiore di quello che ci vuole per volare a Londra , l’umanità è molto più colorata e varia .
I bambini urlano tutti , nella gaia tolleranza dei vicini . Si mangia il cartoccio di cibo portato da casa , ovviamente non esistendo nessun servizio bar ferroviario.
La componente extra comunitaria e ´ abbondante . Sono tutti molto vivaci , unico difetto urlano nei loro vecchi telefonini come se dovessero comunicare direttamente col Senegal e questo lo fanno anche con il loro vicino di viaggio.
Ci sono anche piccoli cagnolini bastardi , i loro tolleranti padroni ci parlano affettuosamente tra i sorrisi che accomunano tutti.
Sembra di stare piuttosto in una carrozza che attraversa il lontano West . Dopo un pô tutti sanno la meta di tutti e il saluto di chi scende ha una sincera componente affettiva. La fauna studentesca ha carattere pendolare nel pendolare , salgono e scendono con i loro zaini ingombranti , incuranti di travolgere passando i passeggeri seduti che rischiano sistematicamente la decapitazione . La parola “scusi” non è prevista nel loro vocabolario.
Anche la taglia media dei passeggeri è più abbondante delle anoressiche figure delle Freccie rosse.
Di conseguenza anche i sedili sembrano più piccoli del necessario.
Mondo colorato di un’Italia divisa in due , certe volte può anche capitare che si possa fare una sosta abbastanza lunga da consentire anche di scendere a prendere un caffé a casa del capostazione di Baiano di Spoleto oppure farsi un bel ripasso carducciano alle fonti del Clitunno.
Ps. Mi correggo : esiste un servizio bar …abusivo ! Panini caserecci umbri . L’Italia è un paese meraviglioso.
https://youtu.be/oIKu7xgcdNA
,,l??????
non dirmi che non hai mai viaggiato in cuccetta con l’on. Trombetta!!!
Quella mi manca ……
Amo le tue descrizioni, questo commento mi ha fatto sorridere, mentre io paragono coi treni a lunga e media distanza in Argentina.Sono convinta come si dice, che siamo i figli sudamericani dell’Italia.
In un giorno un pô buio ho preferito raccontare …cose leggere .
Sono convinta che in sudamerica ci sia tanta memoria italiana . Grazie delle tue osservazioni.
Fantastico Adriana….ti leggevo proprio ieri, mentre prendevo tutti i treni descritti da te, metro e anche il TGV francese, che è un mix, perchè è TGV solo fino a Lione poi diventa come il trenino degli studenti pendolari da Bologna a Cesena….Solo che i gendarmi francesi aprono le valigie solo dei passeggeri che non sono perfettamente bianchi.
Paese che vai …ma da noi ci divertiamo di più…basta prenderla con allegria
Io adoro tutti i mezzi di trasporto pubblici, purche’ mi portino lontano da casa mia.hosempre bisogno di interrompere la routine: negli ultimi anni ho usato spesso il pulmann per Roma, Napoli, Perugia. Il pulmann e’ piu’ asettico perche’ puoi comunicare solo col tuo vicino ma il problema dei telefonini e’ uguale, io porto con me un libro ma non riesco mai a leggere perche’ finisco con l’ascoltare i fatti degli altri: mi piacciono in particolare quelli di lingua russa sempre un po’ drammatici e ancor oggi penso a Dostojevky. Gliafricani e gli arabi, li subisco con una certa tolleranza. I napoletani no, perche’ parlano solo di cibarie, per es. buttate la pasta che sto arrivando. L’argomento e’ molto interessante, si potrebbe continuare a lungo.
Mi diverte pensarti mentre ascolti …la vita degli altri ( gran bel film!) , salvo i napoletani …..
Non mi sono resa conto di questo articolo prima; Ho riso così tanto!!! Brillante, divertente.
J.Kaufmann ha cancellato di nuovo!!!! Desolata!! Che disillusione!!!
Dovro andare a Munich per sentire la sua bellissima voce!!
Cari Saluti, Adriana
E adesso ti metto il secondo capitolo….