L’abito

C’è qualcosa di stonato , anzi di tragicamente comico nel contrasto tra le parole minacciose di morte pronunciate da Dmitrj Medvedev e la sua foto di damerino azzimato che si crede elegante nel vestito di sartoria italiana , probabilmente molto firmato .

Non è credibile , o almeno lo è solo se pensiamo che il  suo grande capo indossa con disinvoltura un piumino Prada da dodicimala euro mentre guarda sfilare missili e cannoni , atomiche e droni che andranno a uccidere , per ora solo in Ukraina , domani non sappiamo , in quali e quante altri parti del mondo avrebbe intenzione di farli arrivare.

Questo uomo di fiducia dello zar nostalgico del grande impero della grande madre Russia mi ha dato l’impressione con le sue apocalittiche invettive contro il mondo occidentale di volersi fare un bagaglio di benemerenze , così tanto per dire che di lui il grande capo si può fidare.

Non ha però controllato bene l’immagine che sfugge alla sua intenzione : quell’abito troppo occidentale dichiara ai quattro venti la sua invidia di quel mondo che vorrebbe distruggere , decisamente in maniera inconscia dichiara tutta la sua sudditanza all’odiato mondo che amerebbe polverizzare .

Si doveva mettere una bella casacca da cosacco , magari quelle belle camicione russe che fanno tanto Tolstoj , sarebbe stato decisamente più credibile nella sua intemerata contro le democrazie occidentali.

Tutti i giornali hanno riportato le minacce , generiche quanto basta per far paura a tutti , ed è giusto sentirsi offesi e minacciati , ma forse basta la sua immagine da bellimbusto tirato a lucido , impettito e stretto nella giacchetta troppo attillata per capire che la storia non fa mai passi indietro.

Magari saranno ancora lacrime e sangue  ma gli oligarchi russi amano troppo lo stile occidentale per pensare anche in una ipotesi di fantascienza che possano riportare il mondo ai loro sogni di potenze passate.