FIERRABRAS

Archivi di memorie , in mancanza di meglio riapro un gioiello che fu rappresentato nel 2002 all’Opernhaus di Zurigo ripreso con successo anche nel 2006.

L’opera di Schubert ha pagine bellissime e un libretto improbabile con storie che  si rifanno alla tradizione dei paladini di Francia .

La messa in scena zurighese affidata alla mente fervida di Claus Guth e con le scene e i costumi di Christian Schmdt  diventa un divertissement in cui tutti  gli interpreti giovani sono vestiti come dei replicanti di Schubert il quale , presente in scena e creatore della storia ci porta in un racconto fiabesco tutto in una stanza con un gigantesco pianoforte in mezzo e trovatine  geniali a raccontare la storia nella quale il povero protagonista Fierrabras ha l’aspetto di un giovanissimo e divertente  Jonas Kaufmann che alla fine resta lo sconfitto in amore a favore di un rivale che poi  per quanto mi risulta non ripeterà le sue glorie teatrali.

Nel ruolo del Re c’è il compianto Laszlo Polgar e il Re dei Saladini è il giovane Gunther Groissböck , alla bacchetta un Franz Welzer Möst con tutti i ricciolini neri e il faccino , anche lui giovane giovane.

Ogni tanto riprendo l’ascolto della bellissima  opera , un ininterrotto fiume di melodie stupende.

Ne è stata fatta recentemente una ripresa salisburghese , poi ripresa anche alla Scala , ma credo che quella di Zurigo fosse talmente carina da non giustificare per il Sovrintendente Pereira l’averla accantonata in favore di quella molto meno bella di Salisburgo come aveva anche sperato e auspicato il mio amico Alberto Mattioli  in un suo articolo.

Ma si sa , spesso le motivazioni sono meno nobili di quanto si pensi.

Io l’ho salvata nella mia videoteca tantissimi anni fa e la tengo ben custodita tra le preziosità di un tempo però penso che forse la si può trovare anche su YouTube , smanettando si trova di tutto .

Io ne consiglio la ricerca.