Depositi

Una persona gentilissima che vive tanto lontana da me e che gentilmente mi legge ha scritto ieri sul blog che si possono trovare miei vecchi scritti in rete. La frase mi ha incuriosito e allora anche io sono andata a ricercarmi nei depositi della mia memoria e della stratificazione dei miei passaggi da un blog ad un altro .

Ci ho trovato una quantità incredibile di articoli , foto di Kaufmann  non solo e poi soprattutto , nonostante credessi di avere tutto nella memoria del mio pc mi sono accorta con dispiacere di non risalire fino al mio primissimo pezzo che mi aveva aperto la porta di questo mondo parallelo .

E’ stato così che invece , scavando e risalendo più indietro alla fine ho trovato addirittura il mio primissimo articolo che trattava di due Don Carlo visti in sequenza da Monaco a Salisburgo .

Con un certo strano effetto ho ritrovato  alcuni mei pezzi e li ho letti in traduzione , evidentemente si sono salvati così e mi hanno procurato una certa ilarità. Buffo leggersi tradottti con i traduttori automatici , sembrano spesso pensieri molto più stupidi e banali.

Alla fine di tutta la ricerca ieri sera avevo pensato di stamparmi tutto su carta , la benedetta memoria cartacea che evidentemente ad una persona della mia generazione sembra ancora essere l’unico mezzo palpabile per mantenere la memoria.

Poi ho pensato alle biblioteche medioevali , al Nome della Rosa, mi sono mentalmente rivestita del saio di un amanuense e mi sono sentirta ridicola. Non credo che stamperò niente , in fondo se si perde la mia memoria del pc anche le biblioteche bruciavano e le memorie si perdevano .

Manuale o digitale questa è in sintesi la ineluttabilità della memoria umana.

Mia sorella mi ha mandato , tanto per cambiare , per What’s up , un pensiero ritrovato negli archivi arruffati della memoria familiare uno scritto della mia mamma: Serve all’anima serbare per ricordare.