Il paese delle aquile

Il bellissimo discorso che il Presidente dell’Albania ha pronunciato dell’inviare in Italia la piccola squadra di medici e infermieri mi ha riportato alla mente un breve viaggio che feci qualche anno fa nel paese delle aquile.

Avevo scoperto un grande scrittore albanese che scriveva in francese  e che viveva in esilio ai tempi della dittatura comunista : Jsmail Kadarè e ne  avevo letto , direi meglio divorati , tutti i suoi libri che avevo cercato e trovato nelle librerie italiane.

Avevo grazie  a lui scoperto che quella che noi chiamiamo Albania è per loro il paese degli Skipetari ( il paese delle aquile) , un paese dalla lunga storia tormentata , un paese piccolo  ,la cui gente dura e tenace aveva sopportanto nel tempo tante vicissitudini , compresa anche l’invasione italiana.

Le storie , le leggende di un popolo fiero sono nei bellissimi libri di Kadarè il ritratto di una piccola nazione tanto vicina a noi e contemporaneamente tanto sconosciuta.

C’è un libro in particolare  La città di pietra che racconta di Argirokastro , paese nel quale sono nati per  ironia della sorte sia il grande scrittore che il dittatore comunista che ha dominato il paese :Enver Hoxha.

Ho visitato Argirokastro , ho fotografato i suoi tetti grigi di ardesia , sono salita alla sua rocca , raramente si sente quanta storia sia passata in un paese quanta se ne respira tra quelle montagne.

C’erano , quando ci sono stata io , ancora tanti problemi in questa piccola repubblica ( nella quale non esisteva ancora un Catasto degno di questo nome) , un paese ancora tormentato da antiche faide familiari , un paese nel quale la democrazia faticava a a trovare una coscienza popolare.

IL discorso di Edi Rama ,oltretutto una mossa politica molto intelligente per un paese che spera di entrare nell’Europa, mi ha fatto capire quanta strada democraticamente i nostri vicini albanesi abbiano fatto dal tempo abbastanza recente del mio viaggio. 

Mi appassionano moltissimo tutte le storie dei Balcani , tutte le realtà della ex Jugoslavia , la Romania che ho visitato , tutti quei paesi che come aveva detto Churchill generano più storia di quanta poi riescano a gestire.

L’Albania ne è un’appendice peiferica , ma anche lì pesò nei secoli la dominazione turca , anche lì le leggende sembrano ricalcare quelle dei paesi vicini e spesso narrano terribili storie legate ai ponti , quei ponti che adesso in questo tempo di virus planetari non servono più per avvicinare le genti , il virus vola nell’aria e non sappiamo come e quando usciremo da questa lunga clausura .Nel frattempo ho ripreso in mano i libri di Kadarè, la rilettura è uno degli sport  che pratico in questa lunghe giornate solitarie.