Un Premier per caso

Sicuramente ambizioso , professore universitario probabilmente con qualche santo in paradiso , si muoveva in cerca di spazio politico : amico della Boschi , di Renzi , poi arruolato dai Cinque stelle in cerca di persone decenti da candidare .

Si è trovato così , saltando da un governo all’altro con indifferenza a rappresentarci in maniera sicuramente più degna di tanti professionisti della politica tra quelli di cui dispone il parterre dei nostri big allo stato attuale.

Una disgrazia ce l’ha avuta di sicuro , un portavoce molto sui generis , probabilmente colpevole di qualche scivolata d’ala linguistica per  uno che proprio non aveva studiato da premier.

Però adesso , con la tegola della pandemia sul capo si sta comportando con ragionevole equilibrio , sfido chiunque altro a comportarsi diversamente in un momento storico del genere tipo “guerra planetaria.”

Ha agito troppo tardi , ha agito troppo presto , ha parlato troppo , ha parlato poco.Gliele dicono di tutti i colori , tanto si sa che non è mai possibile accontentare tutti in una volta sola.

Sicuramente non è imputabile a lui il disastro di tante diverse interpretazioni relative alle diverse Sanità regionali .

Magari in seguito ci sarà da ripensare quanto sia stato saggio delegare alle regioni un tema così difficile come la Sanità , un po’ come la scuola , tanto per intenderci ,quella che i governatori del Nord volevano avocare a sé con il federalismo spinto alla sovranista , quello votato da quei poveri cristi del sud estremo che ne hanno fatto  della Lega il primo partito in Italia .

Poi si vede come in Calabria si abbia il senso dello Stato quando all’ospedale di Crotone ci sono 300 ( trecento !) imboscati mentre rispondono all’appello della Protezione civile ben ottomila medici in Italia.

Forse quando questo piccolo mostro infinitesimale : un granellino di sabbia morbido ( come lo ha descritto Ilaria Capua) , avrà smesso di passare con la sua falce nera sul nostro paese sarà il caso di ringraziare i santi e le madonne che ci hanno levato la voglia di ascoltare il Felpa e la Borgatara , sempre pronti a cannibalizzare la nostra malandata patria con la loro sciagurata poltica populista e sovranista.

E ringraziamo il Caso se a capo del Governo ci sta uno che piano piano sta pure imparando a fare il premier di un paese disgraziato , ma civile , come ce lo dimostrano le file ordinate del supermercato di Prato , terra toscana nella quale i cinesi si sono comportati bene , nascondendosi nel momento buio nelle montagne pistoiesi e scesi adesso a dare una mano con l’esempio e gli aiuti concreti .