Il ritratto di JK

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Devo confessarmi : ebbene si , una volta ci ho provato anch’io! Forte del fatto di avere frequentato un liceo artistico , di avere disegnato costumi teatrali per gran parte della mia vita , insomma considerandomi capace di tenere una matita e/o un pennello in mano ho tentato di fare un ritratto di Jonas Kaufmann. Impresa assurda e fallimentare : Kaufmann il bello , Kaufmann l’istrione non è per niente catturabile in un ritratto . Ben lo sa l’artista americana che per fargli un ritratto commissionato dal Bayeriche Staatsoper ha finito per fare un disegnino quasi astratto che comunque poco coglie della personalità dell’artista . Da qui il mio annoiato sguardo su tutti i tentativi di ritrarlo che , magari con amore o per lucro , vedo regolarmente pubblicati su Facebook.

Schermata 2015-09-13 alle 13.53.05

Non è un soggetto facile . Ci sono tante , troppe foto che lo ritraggono , tantissimi frames dei suoi video , ma i disegni no , i disegni sia quelli patetici di vecchie signore che magari hanno frequentato un corso di acquarello per ingannare il tempo che quelli più ambiziosi di chi pensa di recargli in questo modo omaggio ottengono solo il risultato di farlo sorridere quando trionfalmente gli vengono consegnati all’uscita dei teatri o che belli incorniciati possiamo ammirare tutti in bacheca , magari contornati di fiorellini. Dove finiscano certi “capolavori“ non lo so , penso in qualche cestino girato l’angolo dietro il teatro. Sono più interessanti le elaborazioni grafiche di foto , ma anche quelle ormai sono inflazionate , oltretutto ormai ci pensa la Sony a photoshopparlo in tutte le salse . Lui , quando gli vengono consegnati si limita a dire , quando gliene va : ma non mi somiglia , più spesso da grande “mercante“ di se stesso li accetta con un sorriso . Fine della trasmissione. Nell’epoca della fotografia lo vedrei bene ritratto da un vero grande fotografo , di quelli seri che magari ci mettono settimane per una posa. Ma bisogna fare presto se non si vuole ritrarre un signore piacente ma inevitabilmente segnato dal tempo che passa. A questo punto mi appaga di più sentire la sua voce e ricordarmelo come l’ho visto nel tempo , sui palcoscenici del mondo o nei filmati d’epoca che lo ritraggono lungochiomato e magari orribilmente malvestito nella sua stagione zurighese.

Schermata 2015-09-13 alle 13.59.10

Dovrei anche parlare dell’ultima notte dei Proms ma ho un piccolo problema a farlo: dotata di satellite Astra ho seguito in diretta la seconda parte, la prima via radio con molti inserti già su Facebook e fin lì tra abbigliamento e arie stavamo sul sicuro. I Proms sono una festa popolare molto british, un po’ carnevale , un po’ humor anglosassone . Poi è arrivata la televisione.  Adeguarsi o perire ? Dal risultato dell’abbigliamento del nostro amato tenore direi  meglio perire che affidarsi a Dolce & Gabbana . Poi a sua parziale discolpa ho anche pensato che lui si maschera sempre in scena anche se  senza alcun dubbio il suo abito di scena della Manon di Monaco era infinitamente più elegante della redingote londinese. Insomma , noi italiane sopravviveremo anche  se questa volta non ce l’abbiamo proprio  fatta a digerire certe mises . Speriamo in un’Aida minimalista!