
A Roma ci andavo per accompagnare mio marito avvocato quando lui discuteva le sue cause in Cassazione e più spesso al Consiglio di Stato , ci andavo per le mie riunioni di politica attiva in Piazza dei Caprettari , poi per anni ci sono andata anche per le riunioni dell’Agis nazionale , insomma tutte le mie strade hanno sempre portato a Roma , sbocco naturale per la mia marchigianità acquisita.
Ma non c’è stata una volta che non abbia salito la scalinata della chiesa di Sant’Agostino perché la dentro sapevo che mi aspettava , nella prima cappella a sinistra , la mia Madonna dei pellegrini di Caravaggio.
Un appuntamento fisso , quella dolce donna dal viso di popolana con lo sguardo piegato verso i due contadini in preghiera , con i piedi sporchi di terra in primo piano mi commuovevano sempre.
Solo adesso ho realizzato che era la meravigliosa chiesa degli agostiniani , ora che il nuovo Papa appartiene a quell’ordine.
Ricordo anche di avere visto più di una volta dei seminaristi seduti sulle finestre al sole , verso Corso Rinascimento , figure nere di religiosi , l’unica cosa che pensavo di loro era che dovevano essere colti e forse problematici , anche perché sono sempre stata molto interessata alla vita di quell’agostiniano ribelle che si chiamava Martin Lutero.
Ovviamente una capatina la facevo anche a San Luigi dei francesi , ma non era con la stessa devota ammirazione che dedicavo alla madonna che sembrava aspettarmi nell’ombra della cappella.
Tappa fissa anche per me è Giancarlo e ogni volta ci incantava!Non potrò più vederla.