
Anche se potrei essere la nonna di Sinner , anche se continuo a non capire nulla sul punteggio di una partita di tennis io capisco la sua mamma .
Guardavo un programma satirico sulla 7 e ogni tanto buttavo un occhio al canale tennistico.
Sul quel 0.6 a favore di Paul sono andata in paranoia e ho deciso di non guardare più la diretta.
Facevo finta di non pensarci ma ogni tanto la tentazione di cambiare canale era forte ., però ho fatto come la signora Siglinde , che bel nome wagneriano (!) , ho abbandonato la competizione anche perché mi distraevo sulla 7 con gli ironici commenti intelligenti anche se tutti parlano un po’ troppo romano per i miei gusti ma niente in confronto con quella della pubblicità che seguita a dire per la mia sofferenza toscana “sporco sècco” con una o strettissima e una è che più larga non si può!
Mi accorgo di divagare , ritorno al tema iniziale:
faccio di tutto per non parlare di politica , per non guardare le immagini feroci dei bambini di Gaza che porgono le loro pentole vuote ai pochi volenterosi che offrono un povero cibo alle bocche affamate.
Allora penso alle cose minori , alla mamma di Sinner , che come ogni mamma , soffre per le prove di competizione dell’amato figlio ma il pensiero mi riporta subito alle mamme ucraine , quelle che piangono sulle bare dei figli soldato , uccisi da un nemico carogna che ha portato la guerra in una terra che non voleva essere invasa e che si è trovata privata della propria sovranità.
Ho tempo per pensare , la serata si allunga per il poco sonno tipico delle persone anziane , passo al libro sul comodino con problema di cambio occhiali e finalmente gli occhi si chiudono .
Ho resistito a riaprire il canale tennistico , ne riparlerò domattina , adesso penso di nuovo alla mamma di Sinner alla quale va tutta la mia solidarietà femminile , ha fatto bene ad andarsene .
Ci sono ben altri motivi per trepidare seguendo gli amati figli.
Il mondo è pieno di mamme in angosce e per fortuna ci sono ancora mamme trepidanti per i risultati sportivi dei figli.