Referendaria

Fra due giorni in Italia i cittadini saranno richiamati alle urne per rispondere a cinque referendum che molta probabilità non raggiungeranno il minimo necessario per ottenere un qualsiasi risultato.

Allora il pensiero ritorna a ottanta anni fa esatti , quando un numero incredibile di persone andò a votare per scegliere attraverso un voto referendario la forma politica che dette all’Italia la sua struttura repubblicana  e fu la prima volta nella quale votarono le donne , fu una festa collettiva del paese che usciva dall’infausto ventennio fascista e bene lo ha raccontato nel suo commovente piccolo film Paola Cortellesi : C’è ancora domani.

Da molto tempo ormai i referendum non trovano più la partecipazione necessaria per raggiungere l’obbiettivo , ormai è troppo alto il quorum della metà degli aventi diritto più uno.

La nostra democrazia satura , (è nella media dei paesi europei )

non sente più  quel richiamo ,direi sentimentale ,che portava i cittadini a scegliere i propri rappresentanti neppure quando si tratta di andare a votare per l’Europa e /o per i governi nazionali .

Un po’ di più quando si vanno  a scegliere gli amministratori locali , comunque sempre però molto lontani dalle maggioranze definite “bulgare” della metà del secolo scorso.

Comunque domenica mattina compirò il mio diritto-dovere di cittadina . il mio certificato elettorale è già qui bene in vista sulla scrivania .

Voterò Si e No , ho studiato abbastanza per avere le idee chiare e soprattutto andrò al seggio perché sento un dovere rispettare col mio gesto tutti coloro che per consentirmi questa libertà lottarono e addirittura persero la vita per permetterci la libera espressione del voto.

Ero andata a firmare per il referendum sulla cittadinanza , mi pare che fossero più di un milione le firme raccolte quella volta ma temo che i giovani , quelli che a scuola hanno avuto compagni con tutti i colori della pelle . quelli che ci fanno orgogliosamente vincere le gare , quelli che hanno amici con strani esotici nomi preferiscano andare al mare , dopotutto in questo caso questo anticipo d’estate non li aiuta a deviare al seggio prima di correre nel fresco delle onde.