Teatro delle Muse di Ancona, prova del primo atto della Butterfly.
Si muovono in palcoscenico gli artisti del coro , aspettano qua e la seduti nella platea semibuia i comprimari , si muovono nell’ombra i tecnici , in fondo gli operatori alla consolle.
Davanti al palcoscenico il Maestro , la pianista e il Maestro del coro, mentre il regista e l’aiutante di scena richiamano l’attenzione sul numero dell’attacco.
Un universo brulicante di persone esperte professionalmente e attente al risultato , tra una settimana si va in scena.
Fa impressione pensare quanta gente serva per mettere in scena un’opera , anche la più facile e di repertorio e forse lo spettatore medio che tra una settimana verrà non sa quanta pazienza e quanto amore c’è dietro una messinscena del grande miracolo di un’opera lirica.
Ad un tratto un accordo particolare , la voce del baritono che scandisce “ badate , ella ci crede” e io rannicchiata in poltrona nel buio della sala ho un brivido : l’annuncio di una tragedia .
E penso al grande Giacomo Puccini che riuscì a regalare al mondo un mare di emozioni e di vibrazioni così immenso mentre distrattamente mi soffermo su un ricordo ed a un tratto un brivido mi corre sulla schiena :oggi è il 29 novembre ! esattamente un secolo fa questo grande genio ci lasciava per sempre e mi commuovo all’idea di celebrarlo nel modo più giusto : a teatro mentre rivive una sua grande eroina.
Ho celebrato con emozione questo grande musicista italiano nel modo più giusto e più intimo , non così sarà quando tornando a casa di corsa non mi sarà possibile ascoltare il concerto dalla Scala .Salta la diretta RAI e impediti da regole burocratiche non si vede neppure ARTE , piangono sui social tutti quelli che avevano sperato di partecipare all’evento.
Io , che già ci contavo poco , mi sento comunque in regola col grande Maestro lucchese.
Nel mio piccolo l’ho celebrato nel modo giusto , nel suo mondo insieme alla mia amica Manuela che si muove come Suzuki anche quando in scena deve solo portare il vassoio delle “piccole cose di donna”.