Non era un furto

Quartiere residenziale di sonnacchiosa periferia  di  una città di provincia , tempo grigio di metà ottobre : atmosfera piatta.

Vecchia signora al computer , sulla destra la finestra mostra la strada tranquilla ,passano macchine veloci curvando in discesa..

Ad un  tratto uno sbattere di sportelli rompe il silenzio , si è fermato davanti alla casa di fronte un furgone anonimo blu , ne discendono veloci due uomini di mezz’età con semplici blusotti senza logo   .

Si muovono velocemente e salgono le scale esterne di uno dei tre appartamenti che fanno parte del condominio.

Spariscono dietro la porta , la signora non guarda più , riprende la sua attività di lettrice.

Passa una manciata di minuti e i due ometti escono portando uno strano sacco blu , deve essere abbastanza pesante ,uno davanti e l’altro dietro vengono giù per la scala lentamente , a fatica.

Un furto di tappeti ! pensa la signora che si mette a guardare con più attenzione la scena.

Arrivati in fondo alla scala , nascosta da una pianta che ne copre la vista i due armeggiano con qualcosa per terra .

Sempre più incuriosita la nostra protagonista si mette dietro il vetro ed ecco che passa una rarissima passante che sta evidentemente tornado a casa con un sacchetto della spesa.

Colpo di scena : la passante si fa il segno della croce e ops! Il sacco blu dei tappeti si rivela essere un cadavere , l’armeggiare in fondo alla scala evidentemente è l’atto di posizionarlo dentro uno di quei sarcofagi che si vedono in tv , quando portano via un morto ammazzato nei telefilm.

A quel punto i due necrofori in incognito caricano il presunto furto nel furgono , in effetti lo sportello posteriore era rimasto aperto fin dal momento del loro arrivo,

Rientrano velocemente a bordo e si allontanano , tutto è avvenuto in pochi minuti.

La vecchia signora dietro i vetri si accorge che è diventato buio e si accendono le luci in strada,

Il giorno dopo trova il coraggio di informarsi con la manicure che ha in comune con la proprietaria della casa di fronte di cui conosce il nome ma con la quale non ha mai scambiato neanche un saluto.

Viene così a sapere che in effetti il giorno prima era morta la mamma di quella signora , allettata da tanto tempo .

L’ultima curiosità riguarda l’età del misterioso sacco/ refurtiva :

la defunta aveva la bella età di 103 anni.

La spettatrice involontaria sono io e comunque non ci ho dormito la notte, quel modo veloce e tristissimo di uscire di casa mi ha lasciato una grande tristezza addosso.

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