L’abito non fa il monaco ma comunque qualcosa rivela della persona che lo indossa.

Quando ho visto affacciarsi Leone IVX dalla finestra centrale della Basilica di San Pietro ho avuto la strana impressione del deja-vu , di un balzo all’indietro.

Quel Papa con la mozzetta rossa e la stola ricamata d’oro mi ha riportato ai tanti papi che si sono succeduti durante la mia vita e che non assomigliavano per niente a Papa Francesco , quello vestito semplicemente di bianco , quello con le scarpe nere consumate , quello con l’orologio da quattro soldi , quello che diceva che il  pastore deve puzzare di pecora.

Ma papa Bergoglio è stato anche quel papa che misteriosamente ha riportato verso la fede milioni di tiepidi credenti , che si è fatto amare anche da chi non credeva più e che con il suo atteggiamento anticonvenzionale ha riportato a guardare verso la chiesa di Roma tanti cristiani distratti dei nostri giorni.

Il nuovo Papa , in poche ore abbiamo saputo molto di lui , ha dalla sua una importante caratteristica che lo accomuna a Francesco : è un religioso che viene da una ferrea regola e se Francesco era un gesuita  forse un po’ anomalo Leone IVX è un agostiniano che è stato anche missionario. 

Anche se il più famoso degli agostiniani , non dobbiamo dimenticarcelo si chiamava Martin Lutero , quello delle novantacinque  tesi inchiodate sulla porta della cattedrale di Wittemberg contro lo scandalo della vendita delle indulgenze.

 Questo è un papa americano dalle lontane origini europee e con una importante esperienza di missione in America Latina che sicuramente non piace all’attuale presidente degli Stati Uniti . ma si sa ,i presidenti passano e i papi restano e questo Pontefice colto,  silente e potente uomo di Curia avrà molte occasioni per dimostrare che lo Spirito Santo abbia suggerito bene  ( e molto velocemente ) al Conclave di scegliere l’uomo giusto .