
Sosta selvaggia e caos nelle strade , così titolava il giornale locale ,detto confidenzialmente Bugiardò ( versione dialettale del gran bugiardo.)
L’articolo a tutta pagina spiegava come è diventato difficile portare i bambini a scuola e poi andare a riprenderli per gli ingorghi pazzeschi che si verificano in doppia e terza fila nei momenti di punta dell’uscita di scuola dei bambini.
Problema quasi irrisolvibile secondo lo zelante cronista ma a me è venuto in mente un pensiero lontano quando i miei figli a scuola ci andavano a piedi , era la stessa vecchia scuola e semmai c’era un piccolo aiuto con i bambini più grandi che abitavano nelle vicinanze e si offrivano come guida ai bambini più piccoli.
Non c’erano meno pericoli di oggi , c’erano gli stessi attraversamenti da fare , lo stesso clima ma non gli stessi genitori evidentemente .
Si era portati a responsabilizzare i bambini , a dare loro l’importanza di gestirsi e a farsi i compiti da soli .
Non esistevano i gruppi whats’up delle mamme che mi dicono essere strumenti infernali e i bambini nelle famiglie non erano tesori unici ma parte di gruppi familiari più o meno numerosi.
Oggi i bambini sono sempre meno , in compenso molto spesso i loro nomi sono più esotici come il colore della pelle che per me è motivo di allegria e di speranza .
Infatti i pargoli meno accompagnati in SUV sono quelli più colorati e spesso hanno anche dei fratellini più piccoli al seguito .
Con tutti i problemi sociali che questo cambiamento epocale comporta.