Dalla stampa

 
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C’è un gatto “ che soffia” impaurito entrato per sbaglio in una scuola e il bidello lo ammazza a randellate sotto gli occhio atterriti dei bambini.

C’è una insegnante che crede nel suo lavoro e chiede ai suoi allievi di preparare un testo per commentare la “giornata della memoria”,

I ragazzi usano i mezzi più consoni a loro disposizione e preparano un testo con PowerPoint in cui finiscono per paragonare Mussolini a Salvini.

 

Cosa succede nel nostro paese ?

l’insegnante viene sospesa e le viene anche ritirato lo stipendio , al bidello non mi risulta essere successo niente , salvo ( forse ) una denuncia da parte di alcuni genitori ai quali i bambini avevano raccontato la turpe scena.

 

Evidentemente c’è qualcosa che non funziona nel nostro paese …anche se

“Atene piange e Sparta non ride” perché quello che un tempo era chiamato il mondo civile seguita a dare spesso immagini di follia non dissimili sotto ogni latitudine.

 

Però quello che principalmente mi preoccupa è il fatto di vivere sempre di più tra élites ristrette che queste vicende le stigmatizzano mentre basta mettere il naso fuori dalla  propria bacheca Facebook e prendere un tram , oppure salire su un treno per accorgerci che il mondo va proprio dall’altra parte ,dalla parte di queli dirigenti scolastici che stigmatizzano l’operato di una docente che lascia libertà di pensiero ai propri allievi e non si scandalizza della violenza di un atto barbarico compiuto da un bidello violento.

 

Il numero dei miei amici fesbucchiani  evidentemente me lo sono scelto tra coloro che la pensano come me ( magari qualcuno ama anche i cani , errare humanum est) , quindi vivo in un mondo ideale ,tra gente che si scandalizza per i Rosari ostentati oscenamente , che magari anche impudicamente legge ancora e non solo i titoli delle locandine passando di fretta davanti alle poche residue edicole di giornali.

 

Mi sono convinta che è passata l’ora dello stare alla finestra o per meglio dire nel proprio orticello sicuro , ma quanti di noi lo faranno?

Il mio blog si ingolfa di Like quando scrivo di musica , parlo di opere liriche , molto meno quando cerco di smuovere le coscienze addormentate , mi rispondono solo e sempre le stesse persone amiche .

 

Del  bellissimo detto evangelo :”ama il prossimo tuo come te stesso” sono passata alla folgorante risposta di Schulz tramite Charlie Brown “ amo il mio prossimo , è la gente che non sopporto”.