E’ un argomento di nicchia , diciamo solo per coloro che seguono i destini dei teatri d’opera e infatti non ne avrei parlato se non ché il silenzio dei media mi ha fatto riflettere sulla censura occulta che senza rendercene conto ormai è la norma sui nostri mezzi di informazione.
La storia sembra banale : al governo in carica interessava mettere una persona di fiducia alla presidenza della RAI , purtroppo però in quel ruolo c’era già un esponente esperto di spettacolo ma non abbastanza fedele da garantire una informazione manipolata a favore del governo.
Allora con una rapido sguardo intorno si sono accorti che a Napoli , al San Carlo , c’era un sovrintendente bravo ma che poteva essere giubilato con una leggina “ad personam” per fare posto rapidamente al competente del ramo da spostare dalla poltrona RAI.
Velocemente viene fatta una leggina con un solo articolo e Stephane Lissner , un prestigioso sovrintendente che ha portato il San Carlo a livelli altissimi anche se ha un contratto fino al 2025 viene rimosso per avere superato i 70 anni di età così da far posto al competente non abbastanza omologato politicamente.
Assomiglia il destino dei sovrintendenti delle alte cariche negli enti lirici a quello degli allenatori di calcio di alto livello , in definitiva sono sempre gli stessi che girano per i più importanti teatri come gli allenatori con le squadre più importanti.
Solo che questa volta il defenestrato reagisce , ha ragione da vendere , e il Tribunale lo reintegra nel ruolo , dove adesso però si verifica l’assurdo che sono in due sulla stessa poltrona!
La vicenda , per quanto settoriale avrebbe dovuto avere un certo risalto sui media ma essendo veramente una bruttissima figura dell’esecutivo non la riporta quasi nessuno ed ecco l’ennesima conferma di quanto siamo tutti vittime della censura più ridicola e avvilente.