Da tempo su un quotidiano che leggo abitudinariamente appare un invito a dichiarare quale per i lettori sia la più bella canzone della propria vita o almeno quella che ha un forte significato per ciascuno di noi.
Sembra un gioco ma ci si accorge che non lo è appena si comincia a pensare alle tante canzoni che hanno punteggiato i nostri ricordi .
Me ne venivano in mente tante mentre selezionavo nella memoria i momenti in cui anche un brano breve , le canzoni durano mediamente tre minuti , avesse per me un significato più importante rispetto ad altre , magari bellissime musiche che non avevano lo stesso impatto emotivo .
Mentre passavo in rassegna autori , cantanti , voci che uscivano dal cuore mi sono accorta di stare canticchiando qualcosa di inconscio e ho capito che la mia mente aveva scelto da sola : stavo cantando Gracias a la vida di Violeta Parra , la musica del cuore si era scelta da sola.
Poi l’elenco delle mie preferenze era comunque abbastanza lungo e mi sono resa conto che è cambiato col passare degli anni anche se certi momenti restano legati nei colori del tempo con il sottofondo musicale che ha scandito la vita e le vicende che l’hanno accompagnata .
Chissà perché un motivo riesce a riaprire una porta del tempo senza che ce ne accorgiamo consapevolmente?
In questo elenco lungo e filtrato dalla memoria comunque ne resta uno sopra tutti gli altri ed è una canzone di Luigi Tenco , un autore particolarmente caro ai miei ricordi e si intitola Lontano lontano .
Pare che piacesse pure a Frank Sinatra.