Ponti di civiltà

Leggo oggi una riflessione di una ottima giornalista che trovandosi ad attraversare la Francia ha notato degli strani e all’apparenza inutili ponti sopra le autostrade e si è chiesta a cosa servissero .

Le hanno spiegato che sono per gli attraversamenti degli animali

 che specie la notte hanno imparato ad usarli evitando la morte su quelle strade sulle quali sfrecciano gli umani a bordo delle loro potenti macchine  abbagliando e spesso immobilizzando le bestie che fanno così spesso una brutta fine.

Ebbene quei ponti , eleganti e inutilmente pieni di verde i li avevo già visti una diecina di anni fa in una strada tra Monaco di Baviera e Cesky Krumlow, un delizioso paese nella Repubblica Ceca .

Anche io , incuriosita avevo chiesto la motivazione di quei ponti e anche io rimasi colpita dalla risposta: evidentemente in Europa ci sono dei paesi molto più avanti di noi nel rispetto della natura in tutte le sue forme.

E’ vero che nel nostro bel paese le autostrade non sono circondate da foreste ma da capannoni industriali che si susseguono con orrida monotonia , ma da qualche parte abbiamo ancora momenti di bellezza naturale , qualche splendido scorcio di mare , qualche attimo di quella quieta bellezza che era la nostra più eloquente immagine del paese che fu.

Forse , tra i tanti progetti di imbruttimento quotidiano che segnano il nostro tempo potrebbe essere una buona idea quella di progettare anche dalle nostre parti i ponti “salva fauna” che fanno parte dell’Europa civile alla quale puntigliosamente ci onoriamo di appartenere.