Pensiero di Capodanno

 

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la mattina di Capodanno ho postato un “ si comincia male “ riferendomi all’attentato nella notte ad Istambul.

Poi durante il giorno nessuno , dico nessuno,   ha postato qualcosa a commento della notizia .

Tutti a cingettare auguri , tutti a mettere foto di fuochi d’artificio e altre amene banalità:
un preoccupante caso di rimozione collettiva .

Eppure , se non altro , l’attentato era avvenuto nella parte europea della città e ha avuto caratteristiche ahimè tanto simili a quello che era successo al Bataclan.

Vero che quando si legge “ attentato a Bagdad , 32 morti “, non ci fa caso più nessuno , ma la mattina di capodanno in una megalopoli che fino a poco tempo fa aspirava ad entrare nell’Unione europea ( e forse prima o poi c’entra) non è un evento tanto lontano da noi .

Evidentemente molti hanno pensato che si trattasse di “ cose turche”.

Mi pare veramente un sintomo del raggelante livello di incoscio razzismo del vecchio continente.

Circola in questi giorni in rete un video che a questo proposito porta alla riflessione.

Non è nuovo , io l’avevo già visto qualche mese fa e racconta uno strano esperimento sul DNA fatto su un gruppo eterogeneo di persone alle quali viene richiesto a quale paese appartengano.

C’è l’inglese che non ama i tedeschi , la ragazza che non ama i turchi , il pakistano fiero di esserlo e via discorrendo . Ovviamente ci sono anche i neri e loro sono totalmente convinti di esserlo da ridere della ricerca ,poi viene chiesto a tutti di mettere un po’ di saliva in una provetta e attraverso questa analisi si risalirà al DNA di ciascuno .

Dopo quindici giorni il gruppo torna e il responso è sconvolgente : chi odia i tedeschi ne ha una bella parte nel suo DNA , la ragazza che odiava i turchi ovviamente è turca in parte e così via fino a capire che i neri sono neri solo apparentemente e che nella stessa stanza due persone di etnia diversa sono in realtà lontani cugini.

Il video provocatorio serve a farci capire quanto in realtà siamo tutti un po’ parenti su questa terra , in fondo siamo un pianeta neanche tanto grande .

Per parte mia sono stata sempre convinta di venire anche un po’ dal medio Oriente , non mi sono mai chiesta se ebrea o mussulmana .

Dopo questa divagazione torno all’attentato di Istambul . Anche se non c’era nessun italiano tra le vittime ( e meno male sennò chissà che piagnistei sulla nostra stampa provinciale!) la reazione avrebbe dovuto essere dello stesso orrore di quando questo avviene a Parigi o a Bruxelles .

Invece no , sensa saperlo e magari dichiarandoci tutti assolutmente lontani da ogni razzismo ci portiamo dentro molti pregiudizi razziali.

Potrebbe essere un buon proponimento per l’anno appena cominciato quello di fare una piccola considerazione su quanto dimostrato dalla ricerca del video.

Si comincia con l’avere poca simpatia magari per i cugini d’Oltralpe e poi si finisce per giustificare addirittura anche le guerre di religione .

 

 

12 thoughts on “Pensiero di Capodanno

  1. e soprattutto l’assuefarsi al male è male …….ma , nello scoramento individuale e in questa contingenza storica, è difficile (e quasi eroico) trovare risorse per reagire concretamente1

  2. Attentato? Torno da una settimana al mare. Scruto i giornali australiani…..soliti mondanità, pettegolezzi e battibecchi, ..proviamo “Le Monde” – ah si, ecco qualcosa, ma si vede che non c’è nessuna vittima australiana da deplorare. Passiamo allo sport. .

  3. personalmente, ho dato all’attentato di Istanbul la stessa importanza che ho dato a quelli di Berlino, Nizza, Parigi etc. Il fatto è che ci sarebbero da scrivere dei commenti di pagine e pagine, ma nello stesso tempo non voglio dare troppo risalto a questi eventi, perchè è proprio quello che l’IS cerca. Dobbiamo continuare la nostra vita come se niente fosse: è l’arma più forte che abbiamo contro di loro.

  4. Scrivo con ritardo perche’ il mio tablett era caduto, si era rotto il vetro ed ho dovuto portarlo a riparare. Mi dirai: ma lo smart-phone? Io non ce l’ho, inoltre ho sviluppato una forte antipatia per tutti, dico tutti, quelli che lo tirano fuori in continuazione per vedere se gli e’ arrivato un whatsup amoroso e non. A questa antipatia in quest giorni si e’ aggiunto il dolore lancinante per i morti innocenti, turchi e non, da tutte le parti di questo tribolato mondo. Non voglio fare della retorica un po’ inutile, voglio solo dirti un cosa in gran segreto: per tirare avanti e per passare queste giornate di festa in modo accettabile con la mia famiglia, sono ricorsa ad una pilloletta di xanaxs ogni sera che miracolosamente ottenebra ogni percezione dello smarrimento di fronte ad accadimenti che sono purtroppo ineludibili nella loro atrocita’. Ti abbraccio con tutta la mia ammirazione per il tuo costante impegno su tutti i fronti.

    • Il periodo delle “feste” diventa ogno anno piu faticoso da vivere , anche perché il peso degli anni raddoppia la percezione negativa del mondo che ci circonda .
      Perô io sono convinta che nel Medio Evo stavano peggio e lo smartphone serve anche a restare connessi con gli amici quando , col vento a 60 nodi , qui a casa mia mi salta tutto !
      Io poi per fortuna ho la mia valvolina di sfogo , il blog che mi serve davvero per non sentirmi inutile…..buon anno !

  5. Buon anno. Auguri a tutti .

    Sono francese . Saro a Bastille il 18 di gennaio e ritrovero con piacere quelli tra vio che saranno a Bastille quel giorno.
    Possiamo ritrovarci nel’opera davanti al negozio di libri e dischi a l’ntervallo ?

    Marie-Christine

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