Sullo Chénier scaligero

foto di Marco Impallomeni

Una cara amica nonché  fedele lettrice del mio blog mi scrive stamani : non vedo l’ora di leggere il tuo pensiero sullo Cheniér di Milano.

Ebbene , stavolta ci devo pensare  un po’ e partire  da lontano : vengo da due bellissime esperienze di ascolto con Jonas Kaufmann : il Tannhaüser a Salisburgo e l’incantevole Sigmund della Walkiria di Napoli.

Poi , in maggio ,una pesante tournée molto autarchica ad uso e consumo delle sue genti nelle quali ha cantato l’Italia in molte delle grandi arie che sono da sempre state nel suo grandissimo repertorio ,( d’altronde agli inizi della prestigiosa carriera ci giocava un po’ sul suo fascino latino..)

Poi , ciliegina sulla torta le due repliche milanesi di uno Cheniér nato con un altro tenore , sicuramente meno bravo di lui , ma anche sicuramente un po’ più alto tanto che i vestiti gli stavano decisamente larghi e la redingote gli arrivava ai calcagni .

Quando però è entrato in scena lui ( so bene da che parte arriva :dalla quinta a sinistra ) allora non ce n’è più per nessuno: il suo Improvviso da manuale con il famoso impeccabile “passaggio” , la limpidezza morbida del suo italiano purissimo sembra non esserci posto per nessun altro al mondo.

Però ..piano piano l’opera va avanti e io mi trastullo nella memoria ripensando l’elegantissimo Chénier di Londra , il drammatico Chénier di Monaco , il suo gettarsi quasi fuori scena : si , fui soldato e la meraviglia  di “passa la vita mia come una bianca vela” e io mi trovo a sorridere più ai ricordi che a quello che vedo in scena.

Forse faceva troppo caldo ieri a Milano , forse il viaggio tradotta durato il triplo per le tragiche vicende dell’alluvione in Romagna, forse la mia vecchiaia che avanza , certo è che alla fine ero tanto triste come se avessi assistito alla fine di una storia.

Eppure ero praticamente in palcoscenico grazie alla gentilezza di un caro amico impresario e sono anche riuscita a mettere il mio piccolo libro nelle mani di Jonas , ma per il giudizio complessivo della serata ci devo pensare ancora un po’.

Ci torno su domani.