pensieri pesanti

 

Giornate che non aiutano ad essere leggeri : immagini tragiche di terre  sommerse , un fango che invade anche i pensieri . Piove e sembra di essere nel sud-est asiatico , il  freddo entra nelle ossa ed è già maggio inoltrato.

Accompagna il peso del cuore l’avere dato l’addio ad un amico di sempre , un ragazzo per me che fu parte integrante della nostra vita di un tempo : ho passato la notte a ricordare i nostri discorsi in barca , durante le notti mentre attraversavamo il canale d’Otranto tra i traghetti illuminati ; lui al timone. io in terra nel pozzetto , il nostro turno notturno.

I pensieri si rincorrono pesanti . Ho anche capito quanto sia fuori luogo rientrare anche solo come gesto di volontariato civico nell’agone politico.

Non è più il mio tempo , si esce dalla comune molto prima di andarsene definitivamente . Davvero bisogna sempre ricordare l’Ecclesiaste : c’è un tempo per mietere , un tempo per raccogliere e , aggiungo io , un tempo per ritirarsi da quella parte di vita che magari fu anche nostra , ma nella quale sono subentrati valori o disvalori nuovi , comunque è il tempo per farsi da parte.

Non sempre ci si riesce in tempo , quando non è il destino che decide per noi si dovrebbe avere la saggezza di ritirarsi nel momento giusto ; non mi è piaciuto un articolo scritto su un giornale di Amburgo circa l’usato sicuro di una tournée trionfale che ha tutta l’aria di essere la celebrazione del canto del cigno.

Sto andando qua e la nel filo dei pensieri , non volevo finire come al solito per ricondurre la riflessione di oggi all’amato tenore che spero di sentire ancora perlomeno finché le forze me lo permetteranno.

Torno alla lettura dei giornali bagnati del mattino , per  il fine settimana è prevista una tregua , poi chissà….

Per cercare di pensare positivo domani se tutto va bene mi aspetta l’Ottava di Mahler a Milano .Non è una prospettiva da poco.