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Quando sulle ultime note della Manon Lescaut una voce chiara e italianissima ha urlato Viva Puccini! anche il mio cuore ha esultato in totale sintonia.
Ho anche aggiunto un mio personale viva Jonas! perché in quel momento le due emozioni erano inscindibili.
Inchiodata da quattro ore all’ascolto dal Bayerichestadstoper della stupenda opera pucciniana ho avuto il vantaggio di non vedere la insulsa e intellettualistica (e aggiungerei inutile) regia di Hans Neuenfels ma di ascoltare una grande performance di Jonas Kaufmann, coadiuvato dalla sua compagna Kristine Opolais che quando canta con lui cresce di voce e di interpretazione.
Solo un grande enorme artista regge l’opera, tanto a lui quello che accade intorno non lo interessa, lui vive il suo tormentato eroe direi addirittura incurante di quanto lo circonda.
Il suo italiano è sempre più fluido e non ha neppure quelle piccole impuntature che comunque me lo facevano amare lo stesso, adesso è perfetto e ben consapevole del valore delle parole.
Si conferma anche un musicista vero: nel trailer ufficiale alla domanda quale momento preferisca, dopo aver detto che è difficile scegliere, però indica la ripresa nella romanza del terzo atto delle note dell’Interludio e capisci il suo orecchio perfetto, la sua tenuta vocale e soprattutto la sua totale immedesimazione nel ruolo.
Credo che attualmente la sua arte di tenore sia senza confronti.
Spero molto che lui regga tutte le repliche, io ho il biglietto per l’ultima, comunque qualche volta l’ascolto solo via audio dà l’ulteriore vantaggio di godere forse meglio la preziosità della sua voce e se sarò fortunata mi auguro anche di riuscire a dirgli ancora una volta grazie per tutti i bellissimi doni che ci offre.
Non ho,bisogno di aggiungere un ulteriore commento al “canto” di Jonas ma oggi vorrei commentare il suo “parlo” come ebbe a dire lui con ferrea logica linguistica. Be’ il suo parlo a volte mi va dritto al cuore, non si rifiuta mai di esprimere un giudizio perche’ ce l’ha sempre pronto sulla punta della lingua, come quando disse che il suo momento preferito del Werther era la preghiera a Dio, quando diceva”pere, pere!” (scusa, non so mettere l’accento grave sulla e). Ed ora, come tu dici, questa magica piccola frase che nell’economia dell’opera poteva passare inosservata. Da qui si evince che la mia passione e’ ascoltare e riascoltare le sue interviste su youtube.
Personalmente sono stata sempre piu’ favorevole all’ascolto che non alla visione. Durante la visione di un Dvd mi distraggo: osservo le orecchie a sventola, mi disturba il fatto che le sue partners siano,quasi sempre piu’ alte di lui, cerco di scandagliare se si intravede un po’ di pancetta, cose che fanno a calci con un ascolto veramente ispirato! Ma l’ascolto dei CD e’ diverso: l’album Verdi, gli ultimi due tracks, l’Otello, un bacio, un bacio ancora, potrebbe farti impazzire! percio’ hai ragione, l’ascolto di ieri sera e’ stato veramente emozionante.
Mi diverte la tua notazione , anche io avevo sentito il suo “parlo” tenerissimo , anche io ascolto e riascolto le sue interviste, sono squarci di un’anima bella , ricca di cultura e di curiosità della vita.Grazie di seguirmi ,cercherò di essere sempre all’altezza di così bella attenzione
Ieri sera soffrivo di non vederlo , ma forse come dici tu , è stato bellissimo ” solo” ascoltarlo. Dove il solo …si fa per dire….
E sulle partners stangone sono con te perché lui non è basso . Misurato accanto a me che sono una nana ..risulta perlomeno 1.80 , misurato paragonando i miei figli e con un difficile calcolo in feet..viene 1.82….c’è del sadismo nelle scelte !