una emozione ritrovata

E’ sera tardi e il sonno tarda a venire : ascolto su Classica il preludio della Forza diretto da Baremboim con  la Divan Orchestra .

Da anni non guardo più l’edizione del 2013 , l’ho vista tante volte anche dal vivo e non avevo avuto più occasione di rivederla , tanto ne avevo scritto e parlato a suo tempo tanto che è poi è rimasta tra le cose preziose , come un vecchio libro .

Il sonno tarda ancora  e allora grazie anche alla sollecitazione che mi ha procurato questo breve ascolto apro il mio magico archivio e e rivivo una delle vere grandi emozioni provate a teatro e di cui non ricordavo neppure  tutta la  portata.

Ci sono alcuni momenti : i due grandi duetti Kaufmann- Tezier del terzo atto che sono avvincenti come un western di buona fattura e poi il duello finale con quel famoso salto sul tavolo di un Kaufmann magrissimo e che finisce “a tempo!” con la scivolata e il coltello sul collo di Tezier! incredibile: avendolo visto dal vivo perlomeno tre volte lo ricordo con precisione , il rivederlo mi ha emozionato di nuovo.

Devo dire che non nacque con quella messinscena il mio culto kaufmanniano , da anni già lo seguivo e avevo già visto quei due Don Carlo tanto differenti che poi furono anche all’origine della mia collaborazione su un blog di un amico dal quale poi nacque questo mio blog personale ,ma quell’indiano sotto il tavolo , quel soldato magrissimo e tormentato , a rivederlo così dopo tanti anni mi ha fatto capire il perché dell’enorme successo di quel grande attore , che per una strana combinazione astrale è anche un grande cantante.

Alle tante fans arrivate più tardi , a chi lo ha scoperto magari per caso ascoltando la radio ed è rimasto colpito da quella voce unica e particolare suggerisco di andarsi a ricercare questa preziosa messinscena , oltetutto molto stimolante e piena di trovate registiche intelligenti .

One thought on “una emozione ritrovata

  1. Cara signora Adriana,

    sono adesso più di cinque anni, che leggo il Suo blog. Le voglio ringraziare, perchè senza il Suo blog forse non avrei né scoperto il nostro carissimo tenore né il mondo dell’opera.

    In dicembre 2015 facevo un corso professionale, che aveva luogo nel castello Fürstenried a Monaco di Baviera. In questo castello passava Otto, il povero fratello del re Ludovico II, gli ultimi anni di vita, soffrendo di una malattia mentale. Il castello è oggi proprietà della arcidiocesi Monaco-Freising e viene gestito da suore. Per questo motivo le camere sono semplici, senza televisore ma con un accesso al internet tramite un cavo. La sera mi annoiavo un pò, perchè i colleghi del corso volevano vedere una sorta di casting-show nella sala con l’unico televisore, che non mi interessava per niente. Per caso avevo trovato la Sua pagina e cominciavo di leggere il contenuto. Mi chiedevo: chi sará questo tenore, che esercita un fascino così grande a una signora italiana, sapendo, che i più grandi tenori del passato erano italiani e i tenori tedeschi nella mia immaginazione di allora cantavano sopratutto a Bayreuth. Ho guardato e ascoltato sempre di più che offre la piattaforma youtube e la voce e presenza di Kaufmann mi conquistava immediatamente.

    Adesso sono passati cinque anni e avevo la fortuna di vedere Jonas Kaufmann sopratutto alla Bayerische Staatsoper. Vivo alla parte bavarese del lago di Costanza e ci metto solo due ore per arrivare a Monaco. Spesso partivo per l’opera direttamente dal lavoro e tornavo in piena notte, ma il giorno dopo non ero neanche stanca al lavoro. Ho comprato quasi tutti i dischi e dvd di lui e ho registrato anche “la forza del destino”, che viene ogni tanto trasmesso nella tivu tedesca e bavarese. Ho avuto la fortuna di vedere la rappresentazione alla BSO con la partecipazione di Jonas Kaufmann e Anja Harteros, il mio soprano preferito.

    Domani guarderó la registrazione della forza, ma oggi mi guardo la prima del Freischütz della BSO.

    Cara signora Adriana, Le ringrazio per la ispirazione, che mi ha dato il suo blog e le auguro sopratutto salute e tutte cose buone. Spero che finisca presto questa pandemia. Forse ci vedremo un giorno alla BSO, Tristano e Isotta sarebbe un sogno…..

    Mi devo scusare per il mio italiano, ma sono austriaca-tedesca e non italiana, come il mio nome potrebbe suggerire.

    Cordiali saluti

    Christina Gentili

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