Un incontro con Eleonora Buratto

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Stasera ho incontrato Alice Ford , ma in realtà avevo già incontrato Adina alla Malpensa e in tempi  lontani , forse distratta da un Bacco leopardato, non avevo riconosciuto il volto bellissimo di Eleonora Buratto nelle vesti della ninfa  Echo nel Bacco ed Arianna a Salisburgo.

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Questa deliziosa donna mantovana , disarmante nella sua semplicità tra un paio di mesi esordirà al Met , poi a Chicago sarà Norina nel Don Pasquale col maestro Muti. In camerino mi racconta la sua carriera , dagli inizi quando quindicenne cantava il pop , poi il conservatorio , la scuola di Pavarotti e poi via via in un crescendo di teatri . Grata e riconoscente al maestro Muti e anche alla vulcanica Cristina Muti Mazzavillani  è venuta su cominciando con il ruolo di Susanna dei Due Figaro di Mercadante durante il Festival di Pentecoste a Salisburgo , ma lo racconta con doverosa semplicità e gratitudine queste sue tappe di una carriera importante  ancora in parte  da costruire  a partire dal quel suo inizio nel 2009. Un soprano lirico pieno  , nell’immediato futuro un concerto ad Amsterdam , tra qualche mese l’aspetta al San Carlo Micaela nella Carmen e poi finalmente , mi dice sorridendo , sarò Mimì. Mi racconta quando all’ultimo momento quest’estate  il 4 di luglio fu di nuovo Adina con Pavol Breslik a Zurigo , ha già calcato le scene del Colon di Buenos Aires, del Teatro Real di Madrid . Insomma non le manca niente per essere una diva e invece racconta grata di quando fu spinta dal maestro Muti a cantare nel Simon Boccanegra . Ammette di avere studiato un anno intero per arrivarci  preparata , evidentemente lo studio  poi le era riuscito bene. Una voce limpida e forte , una morbida figura femminile , un volto bellissimo e malizioso . Mi spiega quanto sia stato diverso cantare con le telecamere a distanza ravvicinata per quel divertente Elisir scaligero, ma tutto sommato alle fine di essersela cavata bene. Dal 2011, 12 ottobre , quando cantò nell’ultimo concerto che Riccardo Muti dedicò a Pavarotti ad oggi l’elenco delle sue presenze nei teatri del mondo è già fitta di ruoli e di date.

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Eleonora Buratto , sono contenta di averle rubato mezz’ora in camerino mentre si preparava ad andare in scena al teatro delle Muse di Ancona nel suo bellissimo abito rosso di Alice Ford . Appartiene a quella generazione di giovani cantanti italiani che ho incominciato ad incontrare e che in questo Falstaff eccezionale si amalgamano tutti in un insieme veramente perfetto. Tornerò ancora a divertirmi domenica alla replica e poi parlerò più diffusamente di questo Falstaff perché quest’allestimento felice del Festival di Ravenna , portato meritoriamente qui ad Ancona , merita molto di più di due righe .

4 thoughts on “Un incontro con Eleonora Buratto

  1. E’ veramente brava ! E’ sempre lei che fa la sacerdotessa nell’Aida di Pappano! (In cui c’è anche Paolo Fanale…)

    • Si è lei , ma non la sera in diretta quando era dal vivo . Me lo ha spiegato , però è lei nella registrazione.

    • Beh , ovvio infondo una bella ragazza aveva il diritto di colpirti, soprattutto per la bella voce….

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