Sono uscita dall’eremo casalingo , dopo mesi in cui le mie uscite erano del tutto improntate alle cose “da fare” , ovvero la spesa per la casa , i controlli sanitari, gli impegni bancari; tutte cose che non prevedevano momenti di relax , sono tornata al mare : un giugno abbastanza ingrato , siamo quasi arrivati alla fine e con letizia “stessa spiaggia stesso mare “ ho parlato con i vicini , ho salutato persone che non avevo visto mai durante il lungo periodo di quarantena e sono piombata nel cosiddetto banale luogo comune che non ammette repliche , si fa domande e si dà risposte , la sicurezza del sentito dire a emblema del tutto.
Sono rimasta senza parole : le persone più normali sono imbevute degli stereotipi più beceri , senza arrivare al classico piove governo ladro si andava dal sono attaccati alle poltrone , la gente muore di fame e non arriva la cassa integrazione ,la politica fa schifo : tutti si esprimevano col frasario da leoni da tastiera via enumerando quello che normalmente è il frasario tipico di una destra mai così cialtrona .Tutto questo mentre persone , più o meno agiate se ne stavano sui lettini di un elegante stabilimento balneare e non erano perlomeno apparentemente prive di mezzi di sussistenza minimi.
La crisi economica c’è ed è pesante , più pesante sarà il nostro immediato futuro : basta girare per strada e vedere quante saracinesche non si sono rialzate , quanti pensionati ( ed è la cosa che mi fa più male) , frugano nei cassonetti di fronte al supermercato dove buttano le merci scadute , basta pensare a quanti non riprenderanno le attività fermate tutte insieme , quando già non era facile vivere e riprendersi da altri colpi appena passati di crisi .La storia si muove in fretta e il mondo non si è fermato solo a casa nostra , ma il livore diffuso , la rabbia senza analisi dei vicini di ombrellone mi ha fatto capire quanto non esistano analisi serie nel pensiero banale comune .
Una rabbia cieca , un pensiero “ contro” , una mancanza di analisi vera di tutto quello che ci è capitato addosso mi ha fatto capire che la confusione mentale è molto più diffusa di quanto temessi. Non è vero che siamo diventati migliori , non è vero che il virus ci ha cambiati in meglio : ha provocato solo un fermo immagine dopodichè tutto si è mosso di nuovo nei parametri di egoismo e malafede di prima.
Fino alla critica assurda di una gentile signora che mi ha indicato come motivo di scandalo l’avere ospitato in porto una nave Costa , pena di personale , per lo più asiatici , positivi al virus .
La nave è rimasta attraccata in un angolo del porto , solo il personale sanitario saliva a controllare lo stato di salute degli involontari passeggeri che via via negativizzati venivano prelevati in pulmann e rispediti a spese della compagnia nei paesi di origine .
Ho chiesto perché la cosa le avesse dato così fastidio , io l’avevo ritenuta un bel gesto dell’amministrazione cittadina e lei spezzante mi ha risposto : sì , va bene ma me lo dovevano chiedere !
Ho capito che non è proprio il caso di fare due chiacchiere da spiaggia , mentre il bagnino sudato soffiva sotto la mascherina , mentre i camerieri del vicino ristorante lavorano a fatica sotto questo orpello che non sappiamo neppure quanto poi sarà davvero utile ,il piccolo borghese sdraiato si guarda l’ombelico del piccolo angolo di privilegio che lo porterà a votare “contro” , sempre e comunque , solo così si spiegano i Trump , i Bolsorano , i Johnson e i Salvini di casa nostra.