Seratona all’Arena

Quattro ore di musica su RAI UNO  pure in Eurovisione, un evento incredibile che avrebbe potuto trasformarsi in un polpettone poco digeribile ma che grazie alla grazia dei tre presentatori e ad alcune punte di diamante è risultato tutto sommato guardabile per la gioia di un gongolante ministro che sembrava gonfiarsi sulla sedia di ora in ora.

Il momento magico è stato l’arrivo di Jonas Kaufmann e se ci fosse stato l’Auditel in quei due minuti scarsi di sicuro i dati sarebbero schizzati alle stelle , quelle che solo lui fa luccicare così.

Semplice ,con la sua arte sublime ha cantato la su aria mirabile e come un mago se ne è letteralmente volato via , arrivederci Verona.

Le cose belle : il terzetto di meravigliose soprano italiane che non hanno fatto davvero rimpiangere la Diva : Feola  , Sicilia e la dolcissima Buratto hanno davvero tenuto alto il vessillo delle grandi voci italiane nel mondo.

Tezier , arrivato alla fine con la sua sicurissima arte si è concesso qualche accento di troppo , impari dal suo grande sodale che non c’è bisogno di cantare ..da arena  , oltretutto l’aria è una bellissima riflessione intima e lui la sa fare benissimo.

Le cose così così: il balletto sul DiesIrae, va bene che Bolle può ballare anche l’elenco del telefono , ma di balli operistici ce ne sono tanti , bastava scegliere meglio.

Lo sproloquio di Muti , a ottant’anni può rinunciare al fervorino , tanto ormai lo abbiamo già sentito tante volte tutti.

Flores fuori repertorio , lo sappiamo tutti che è un sublime tenore rossiniano ; come direbbe qualcuno che conosco : stia nel suo.

Meli , una grande voce italiana e il suo attacco è stato da manuale , poi vuole far vedere che è bravissimo e ci mette troppi svolazzi ,

comunque offre  ancora  un piacevolissimo ascolto.

Le cose inguardabili : Salsi con la parrucca di Scarpia e i botti di Capodanno che accompagnano tra i fumi rossastri di un ridicolo finale del primo atto di Tosca.

Il deficiente per antonomasia : Grigolo . Tanto non ce la fa a cantare Nessun dorma , è inutile che arrivi quasi a strozzarsi , ridicolo.

Per finire in bellezza : il vestito celeste e la grazia di Cristina Capotondi , lei davvero una splendida ambasciatrice della raffinatezza italiana nel mondo.

Da Verona è tutto , passo e chiudo.

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