Chissà perché , ma mentre ero in attesa che il Maestro alzasse la bacchetta in quel di Macerata per ascoltare dopo tanti mesi finalmente un’opera dal vivo mi è venuto in mente dove invece avrei dovuto essere in questi stessi giorni se…
…Monaco : Die tote Stadt, i Meistersinger e poi una bellissima trasferta in Spagna , per la prima volta a Peralada .
Tutto cancellato , ma mi è andata molto bene perlomeno finora : sono a casa mia e tra i miei cari c’è stato un solo lutto , ma era davvero tanto vecchio.
Però non ho potuto partecipare al funerale di un caro amico e so che alcune persone che hanno avuto il Covid ancora non stanno affatto bene.
Ho la fortuna , o direi che è opera del caso, di abitare in una parte d’Italia minimamente toccata dalla pandemia anche se qualcuno di casa è rimasto bloccato a Milano i lunghi mesi del lockdown .
Eppure proprio adesso sembra cadermi addosso tutto quello che ho cercato di evitare fino a ora.
Cerco di ragionare sapendo che la storia dell’umanità è stata attraversata da pestilenze e pandemie ma questa volta mi pare che il segno duro del cambio delle nostre vite sia più violento perché eravamo arrivati alla fine di un ciclo di benessere così grande e al contempo così drammaticamente pericoloso che questa fine in qualche modo ce la stavamo meritando davvero.
I cretini , più o meno negazionisti , non hanno capito che stavolta non ci sarà possibile tornare indietro , con grande serenità i medici seri ci dicono che ci dobbiamo abituare a convivere con questi valori relativamente minimi di contagi e che quindi dobbiamo dimenticare tante cose sbagliate che facevano parte del nostro quotidiano probabilmente per molti anni a venire.
Mi riguarderà relativamente , penso però alle giovani generazioni : un pianeta avvelenato è quello che lasciamo loro in eredità , un benessere troppo diffuso che non potranno più vivere e per molti la fatica del lavoro sarà di nuovo da scoprire .
Lo faranno in quel meltig-pot che sarà la prospettiva futura della convivenza tra le diverse razze e questo potrà provocare disordini e tragedie , già se ne vedono i segni ovunque nel mondo stia arrivando questa onda di paura.
Solo nella maggiore conoscenza , in un nuovo ordine culturale si potrà trovare la linea di difesa che porti ad annullare gli effetti nefasti del contingente .
Tutto questo ho pensato nei pochi minuti nei quali aspettavo di riprovare la gioia profonda che mi ha regalato per anni la libertà di correre per il mondo ad ascoltare la buona musica .
Un lampo di pessimismo , poi è arrivato il genio di Mozart e la mia mente si è abbandonata alla serenità legata ad un passato che comunque resta nella mia memoria e che nessun Covid potrà mai cancellare.