Pasqua 2021

Certo che andare a cercare vantaggi in una giornata di Pasqua blindata in tutto il paese non è facile ma io che sono una inguaribile ottimista ne ho trovati ed è su questo che mi soffermo con il mio diario , un tempo così vuoto di eventi  da raccontare in un tempo diventato così ristretto.
Comincio dal mattino , a Messa siamo pochi , non pochissimi e tutto sommato si capisce che ci ci va non lo fa per dovere ma per intimo piacere.

Un pranzo familiare con figlio e nipoti deliziosi : non scappano da tavola e parlano di tutto . Hanno quell’età adolescenziale che li potrebbe far risultare odiosi e invece mi trovo tra giovani menti sveglie , tra persone che sono già formate  e che hanno le loro idee. 

Un ritorno a casa a coprire i venti chilometri in un tempo brevissimo , non c’è proprio nessuno sulla nazionale , guido rilassata e mi godo un Adriatico azzurrissimo , anche se molto vuoto, sulla sinistra.

Certo , avrei preferito essere là dove avevo programmato di andare : a Vienna a sentire il Parsifal . Avevo già tutto prenotato, poi il Parsifal si farà , ma in streaming , tra una settimana : forse il cambiamento è più doloroso per l’amica viennese che sarà anche lei costretta a sentirlo sullo schermo del pc di casa.

Serata bellissima in tv: la Seconda di Mahler : Resurrezione , dal Gewandhaus di Amsterdam con Mariss Jarsons , è una registrazione di una diecina di anni fa ,straordinaria.

In un momento di distrazione penso con rimpianto di non essere mai stata in quella sala da concerto . Una volta avevo prenotato , poi il posto trovato era molto in fondo e avevo rinunciato : morale “ogni lasciata è persa”.

Per finire una chiacchierata con la deliziosa Raina Kabaivanska  , è una gioia ascoltare le sue memorie : ancora bellissima e spiritosa mi sembra di ascoltare una vecchia amica che parla .

In realtà l’ho sentita talmente tante volte nella mia vita che davvero mi sembra di stare in famiglia anche se ai vecchi tempi non ero tra quelli che vanno in camerino alla fine perché il compagno della mia vita non condivideva certe abitudini. Ho cominciato ad andarci quando sono rimasta sola. 

Durante la garbata intervista la mitica Raina a un certo punto ha nominato Kaufmann dicendo che oggi è l’ unico tenore veramente grande .

 Io ovviamente plaudente mi sono ricordata l’ultima volta in cui ho incontrato l’elegante signora e sono anche andata a salutarla.

E’ stato l’ultimo giorno dell’ultimo concerto in cui ho sentito Jonas dal vivo.

Eravamo al PalaDozza di Bologna …un secolo fa. 

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