Parigi- – parte seconda

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Il secondo impero al Musé d’Orsay.

Ho scoperto gli autobus di Parigi , si fanno tour turistici con due euro ! La storia della Francia la guardo dal finestrino , non è come in Metro dove scorrono solo i nomi .

Se poi aggiungiamo una magnifica giornata di cielo parigino azzurrissimo pare proprio che non manchi niente e ricordo il mio primo viaggio scolastico-premio . Avevo vinto una specie di concorso e avevo scelto Parigi . Ai miei tempi era la città del sogno .

Una mostra strana e molto raffinata , vista grazie alla solita segnalazione del’amico colto e prezioso.

Un tempo , quello del Secondo Impero , molto snobbato dal punto di vista artistico . Non a caso la mostra si chiude sul Déjeuner sur l’erbe del Salon des Refusés…il che fa capire quanto si girava la pagina alla fine del periodo.

Ma l’imperatrice Eugenia e le sue mises romantiche incanta ancora , in una bella piccola statua ha il vestito della Cardinale nel Gattopardo , lo stesso di Elsa nel bellissimo Lohengrin della Scala !

Ci sono vetrine di gioielli di una bellezza mozzafiato e incantano le prime foto preziose di Nadir , piu affascinanti addirittura dei ritratti . C’è anche un bel pannellone storico :dal 1851 al 1870 …tanti destini d’Europa si incrociavano qui , compreso molto Risorgimento italiano.

Il nemico sempre lo stesso , gli amici oltre Manica , le guerre lontane sono i nomi dei boulevard e dei ponti di Parigi .

Nacque allora il teatro dell’opera , il Palais Garnier, non l’orribile scatolone grigio dell’opera Bastille che ogni volta mi pare più brutto e irrazionale .

Poi avendolo girato anche dietro le quinte é davvero demenziale .

Ma torniamo ai fasti del Secondo Impero . Siamo dalle parti della Dame aux camelias e c’é anche una sala dedicata al teatro ovviamente con molto Hoffembach,

Momento di debolezza mi fa venire la voglia di comprare il catalogo…poi penso al peso da riportare a casa , ai mille cataloghi chiusi in libreria e . potrô trovare tutto in rete…infatti c’e il bellissimo sito del museo su youtube con ben tre video sulla mostra.

 

 

Seconda opera in programma : Les contes di Hoffmann. Devo ammettere che non è mai stata tra le mie preferite anche se ne ricordo allestimenti sontuosi .Ricordo anche di averci portato figli e nipoti considerandola pure adatta ai ragazzini.

Questa messinscena di Carsen , genialissima , é molto divertente ( anche se forse mi ha troppo ricordato il suo teatro nel teatro:(don Giovanni e Tosca per citarne due ) non basta a farne quel capolavoro che non è. La precisissima lettura di Philippe Jordan per me non basta a fare il miracolo.

Forse , ma dei se e dei ma è tappezzato l’inferno , se ci fosse stato un Hofmann capace di affondare nel lato oscuro del personaggio la resa sarebbe stata diversa.

Invece si ride molto ,il teatro partecipa vivacemnte e Ramon Vargas ce la mette tutta , voce chiara , dizione perfetta . Salta e balla , si muove con vivacità, sa anche recitare , la sua performance è stata all’altezza , ma ….

Le voci sono tutte ottime . Mi ha colpito in particolare Stephanie d’Oustrac nel doppio ruolo della Musa e dell’allievo Nicklausse   , anche il basso Roberto Tagliavini nella varietà dei suoi ruoli è stato perfetto , Ermonela Jaho alle prese con Antonia ha ben superato la prova anche se il suo personaggio e segnatamente tutto il secondo atto è sempre il meno riuscito dell’ intera opera , vivace e acrobatica la Olympia di Nadine Koutcher ,si tratta della prestazione più accattivante e il pubblico è generoso di applausi.

Un vero colpo di genio la famosa Barcarolle con la platea di un teatro semovente a ricreare le onde, fantastica e all’altezza la Guilietta di Kate Aldrich.

Ma l’opera ha troppi finali , soprattutto manca a Vargas la capacità di passare al tragico sprofondare nel suo delIrio di etilista del personaggio

Si ride , si ascolta una musica facile e giustamente Robert Carsen é sortito a prendersi i meritati applausi.

Un’ occasione perduta di avere un Hoffmann nel finale ultimo tragicamente perso nel suo delirio . Peccato , forse l’occasione non l’ho persa solo io.

 

2 thoughts on “Parigi- – parte seconda

  1. Brava Adriana, non potevi descrivere meglio questo spettacolo. Io l’avevo visto (a video) con Schicoff, Rancatore, Terfel e Uria Monzon, in teatro è grandioso…Schicoff ne faceva un personaggio tragico, in effetti! Chissà se ci fosse stato Jonas! A me è piaciuto Vargas, non me lo aspettavo così. Però ce lo vedi Jonas a saltellare sul bancone? Io francamente no. Ho sentito dei commenti di italiani..”opera splendida”. A me sembra più un’operetta, però gradevolissima!

    • É un ´operetta nella versione Carsen che è pure molto datata …certo che forse l’ematoma ..aveva un suo perché . A pensare male qualche volta …

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