Molto bella e allegra l’idea di avvolgere gli atleti italiani in gara alle olimpiadi invernali di Pechino in festose mantelle tricolori che ricordano il gesto naturale dei vincitori quando festanti si avvolgono nella bandiera della patria.
Farne una mantella cappotto l’ho trovata un’idea geniale , anche se forse non tutti l’hanno capita , ma una volta tanto parla la stilista che è in me ( uno dei pochi titoli di cui formalmente mi posso vantare ) titolo che mi portò , quasi per caso , lontana per sempre dalla mia Firenze.
Il mantello copre la classica divisa azzurra ed è a mio avviso un colpo di genio che rinnova la classica “mise” atletica .
Ormai il mondo della moda , nell’alto e nel basso, non lo si misura più con lo chic di un tempo , quando poi quello che si vedeva per la strada raramente corrispondeva con l’eleganza riservata alle regine e alle dame lontane dalla vita reale.
Oggi il cammino della moda è rovesciato , nasce più sulla strada e nella vita di ogni giorno anche se sono portata a non sopravvalutare gli /le Influencer patentati e i loro diktat.
Il vero chic è quello della falsamente anziana nobile Drusilla che rifiuta il brand per i vestiti di Sanremo e si rivolge alla sua sarta fiorentina per rimettere a posto i vecchi vestiti , magare da allargare qualche centimetro : un ennesimo colpo di genio di quella persona unica che conosce perfettamente i moti dell’anima che animano lo straordinario personaggio.