Che vocalmente la Cavalleria di Napoli sarebbe stata perfetta lo sapevamo tutti : grandi voci , la magia di un teatro bellissimo , ottimo direttore e coro , quello che non ci aspettavamo anche se lo temevo vista la strana formula di appoggiarsi a Facebook era il disastro della ripresa in low-motion , le scuse , la ripresa a rampazzo ….anche se gli stranieri non lo capivano perché era un “live” alla napoletana e le cose andassero così alla fratelli Marx.
Altri livelli di streaming ci vengono offerti da piattaforme molto più tecnologicamente collaudate ( vedi BSO ) , ma pazienza , speriamo che piano piano anche in Italia comincino a imparare come si fa .
Detto questo bisogna dire che ci sono diversi livelli e soprattutto diversissimi risultati.
Velo pietoso sull’Otello fiorentino : Binasco non ha un’dea al mondo di quello che sia un’opera lirica (eppure lo stimo come attore e regista teatrale) , non è colpa di Sartori se è così improbabile in presenza video ( può benissimo cantare a teatro , magari in forma di concerto e forse in ruoli meno fetish…).
Si salva la grande maestria di Metha , anche se il grande vecchio è stanco e il suo Verdi lo si sente velato dalla melanconia e dalla fatica .
Comunque i teatri italiani ci hanno provato e questo è comunque un gran merito , se si pensa che in Francia è tutto fermo e in Inghilterra pure.
Mentre pesa sui nostri cuori , il mio poi è tanto vecchio da sentirmi ogni giorno miracolata se sono ancora qui, leggere come una ecatombe il numero di quelli che ci stanno lasciando ogni giorno: sono numeri biblici davvero.
Però una cosa mi sento di dirla ai nostri governanti ignoranti ( nel senso letterale che ignorano) perché con tutte le precauzioni e gli orari ridotti si possa entrare nei luoghi di culto ( sono una che va a Messa!) e non si considerino ugualmente luoghi di culto le sale di concerto e i teatri d’opera.
Esiste una cultura laica seria , la musica è una medicina per l’anima e niente conforta di più che il sedersi in silenzio , ben distanziati e attenti ad ascoltare un Corale di Bach o una sinfonia di Mozart.
Ma è chiaro che sto parlando una lingua ignota ai più e allora ringraziamo gli sforzi di chi comunque da lavoro ai pochi musicisti chiamati , rischiando, a rasserenarci mentre tristemente li sentiamo attraverso schermo dei nostri pc.
Ci aspetta il concertone della Scala , privato del Nessun dorma di Jonas che ha dato forfait e speriamo sia solo una costipazione invernale, grazie al satellite ci sono vari appuntamenti con lui , che resti in Germania che è meglio!
Chiudo sulla Cavalleria : in forma di concerto si apprezza la stringatezza e la genialità musicale di Mascagni , poi se il cast è davvero stellare c’è poco da dire di più, la risentiremo per questi giorni nei quali resta on line , sperando senza i disagi della simil-premiere.