Ho deciso di congratularmi con la vecchia signora che ha combattuto e vinto per tornare a casa sua dopo che l’avevano mandata in una Casa di riposo contro la sua volontà.
Ho seguito la storia perché in qualche modo mi riguarda anche se come dice un proverbio della bassa marchigiana.
“Non si sa dove dorme lu’ lepre ..” come a dire che non sappiamo del nostro futuro.
Non potendo per nostra fortuna leggere il proprio domani , sempre più corto , una cosa certa la so; vivere fino a quando è possibile tra le proprio memorie , magari con il proprio gatto , in mezzo alle foto e ai libri che ci furono cari fa parte di un tramonto dolce e accettabile.
Vedo sui social , perché sì ,anche i vecchi stanno sui social, quanto amore ci sia nelle foto delle case di chi è ormai fuori dal mondo del lavoro , di chi ha più tempo anche per coltivare le piante anche solo di un terrazzino.
Mi ha sempre fatto paura lo sradicamento magari dovuto ad agenti drammatici esterni come guerre e terremoti , quando la propria casa non c’è più , ma non giustifico se non in casi in cui ormai ci è indifferente dove si vada ,a trovare l’allontanamento da ciò che in ultima analisi è il riassunto della propria vita.
Leggo che in Germania i vecchi , chiamiamoli così con il loro nome, vanno volentieri in case di riposo dove possono coltivare ancora amicizie o rinnovarne di nuove con coetanei per combattere il grande nemico di tutti che è la solitudine .
Forse le loro case di riposo sono più accoglienti , forse la loro mentalità meno sentimentale della nostra accetta più volentieri una risposta razionale .
Per adesso continuo a sperare come la signora di Camaiore che la tigna possa aiutarmi in questo desiderio finale.
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