Del mio lontano viaggio in terra di Israele ho ricordi bellissimi , uno dei più emozionanti fu la visita a casa di Manuela Dviri a Tel Aviv.
Una casa piccolissima , secondo i nostri strandard europei , piena zeppa di memorie , di libri e tante foto del figlio Ioni scomparso in una delle tante guerre che hanno insanguinato questa terra giovane e antichissima ad un tempo.
Manuela scriveva già libri , suo marito avvocato la guardava orgoglioso.
Mi colpì che in anni in cui da noi non c’era ancora un computer in ogni casa lei fosse già collegata col resto del mondo.
Forte e determinata , come quando seppi che era partita dalla sua Padova verso quella terra lontana mi destò una grande ammirazione .
Del resto la stessa scelta l’aveva fatta una cara amica anche ad Ancona , lei se ne andò in un kibutz dalle parti di Haifa e durante il mio breve viaggio purtroppo ci scambiammo solo una telefonata di saluti.
Se c’è per me un paese straordinario e affascinante nelle sue contraddizioni e nel suo carico millenario di storia questo è Israele per questo seguo da sempre i loro fatti di casa , la loro travagliata vicenda democratica , le loro insolubili contraddizioni politiche.
In questi giorni Manuela ci racconta attraverso Fb i giorni di marcia di protesta , io la seguo leggendo i suoi resoconti precisi , ben sapendo che spesso in quella terra dal cielo bellissimo e azzurro può succedere qualcosa di terribile che insanguina la vita apparentemente occidentale delle loro città.
Non oso addentrarmi nelle loro logiche politiche interne , certo che hanno in Israele problemi in qualche modo analoghi a quello che avviene in altre parti del mondo : un rigurgito di estremismo religioso , conservatore di estrema destra e un premier vergognosamente attaccato al potere , quasi inamovibile.
Penso a quanta cultura , quanta letteratura pregevole ha prodotto quel fazzoletto di terra pieno di storia e penso anche a quell’altra fetta di terra , la striscia di Gaza in cui vivono ammassati i palestinesi dannati dalle logiche folli che tagliano il mondo con confini irrazionali.
So che c’è alla base un nodo mai risolto : due popoli , una sola terra .
Grandi scrittori ne hanno scritto , sofferti messaggi di pace e tanto sangue versato da ambe le parti.-
Certo che avere anche dei problemi politici interni come quello che spinge Manuela e i suoi amici a marciare ogni settimana contro l’attuale governo mi sembra quasi assurdo .
Io posso solo seguire la cronaca delle loro proteste , sperando che perlomeno qualcosa succeda , i pochi segnali positivi di fumo che traspaiono dai messaggi mi spingono solo a essere con loro con la forza del pensiero , anche perché ormai con le mie gambe ormai non ce la farei più a marciare per kilometri tutte le settimane.