La paura del vuoto

 

 

images-1

Forse ho scoperto l’acqua calda ma stamani a una prima lettura dei giornali sia della carta stampata che on-line ho capito che la moltiplicazione degli spazi d’informazione non moltiplica le notizie .

Allora avviene che gli eventi si gonfino, si enfatizzino o addirittura si inventino.

Nascono così i filoni su temi su cui sprecano pagine e pagine fino a che si arriva alla saturazione , allora il tema su cui si sono sprecati fiumi d’inchiostro si accantona per trovare un tema nuovo su cui buttarsi con rinnovato entusiasmo.

Purtroppo gli argomenti , spesso tragici, non si superano ma si esaurisce la spinta che ne aveva fatto principale motivo d’interesse per i lettori .

Adesso siamo arrivati alle denuncie sulle molestie , agli stupri “d’antan” e la gogna mediatica si arricchisce ogni giorno di nuove /nuovi verginelli pentiti di avere offerto le proprie grazie per ottenere una parte in un film.

Se ne ricordano tutti insieme ,mai nessuno che racconti un fatto di ieri, il pentimento avviene sempre a scoppio ritardato.

 

Questa è l’ultimo esempio ma tornando indietro di poco la stampa ci aveva inondato di storie spesso molto simili tra loro che avevano anche la pericolosa conseguenza di provocare episodi di emulazione.

Si tira un sasso dal cavalcavia e subito altri imbecilli si mettono a tirare sassi.

Si sballano nelle discoteche , poi la cosa finisce male o addirittura malissimo e non è che questo fermi gli episodi, anzi la lente d’ingrandimento li moltiplica per imitazione.

 

Pagine e pagine : la stampa è un grande contenitore di “distrazione di massa”, cosicchè le notizie vere, quelle che dovrebbero influenzare il pensiero dei lettori scivolano dietro l’evento principe del momento.

Sicuramente gli organi di informazione si nutrono di notizie ,ma quanta malafede c’è dentro questi meccanismi perversi?

Non credo basti a giustificare la rincorsa a riempire le pagine la paura del vuoto .

il disegno finisce per diventare pericolosamente perverso.

Anche nella modesta stampa locale avviene lo stesso :raccolgo una cartaccia unta di pizza davanti al supermercato( a due metri ci sarebbe il cestino dei rifiuti) e la signora benpensante mi guarda e dice:tutti questi stranieri ci sporcano le strade !

Sono giorni che si parla della movida nel centro storico che lascia al mattino quintalate di bottiglie di birra vuote dappertutto.

Peccato che siano molto spesso i nostri ragazzi , quelli che a casa aiutano la mamma a portare l’immondizia nella differenziata a lasciare questo strascico di schifezze nelle piazze e nelle strade cittadine.

 

Ma la signora benpensante legge il titolo del giornale , vede il Tg locale e percepisce che il problema è l’estracomunitario .

 

Decodificare, filtrare, capire: sarebbe un bell’impegno per la scuola , mi pare però che salvo rare luminose eccezioni , sia ancora molto lontana dal prefiggersi questi obbiettivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

3 thoughts on “La paura del vuoto

  1. Grazie, condivido. Tutto il mondo è paese. Io non compro più il giornale, soprattutto quel quintale di cartaccia del sabato; basta cliccare, e sparisce….nel vuoto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

today football predictions from the experts today football predictions best football predictions and betting tips
Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: