Una deputata neozelandese fa il suo primo discorso in parlamento ,ma comincia intonando un canto per poi prodursi nella Haka , la cerimonia maori che conosciamo tutti perché è un segno distintivo che apre le partite della nazionale di rugby di quel paese .
Sarebbe già un evento in sé , se non fosse anche un altro segno , a mio avviso bellissimo , la deputata ha 21 anni.
Penso al nostro paese così invecchiato nelle sue istituzioni , dove ancora vengono considerati “ragazzi” e definiti tali individui che i trenta anni li hanno superati da un pezzo.
E’ notizia recentissima che il presidente Macron ha nominato primo ministro un “ragazzo” di 34 anni : Gabriel Attal.
Dall’alto della mia più che veneranda età guardo i due episodi lontani tra di loro con grande interesse e speranza perché sono convinta che ci sia nella nuova gioventù una forza e una capacità di rinnovamento impensabile solo qualche decennio fa.
Per questo fa veramente molta impressione l’idea che ancora negli Stati Uniti si vada verso l’elezione del futuro presidente con una partita giocata tra due vecchi e che in Europa in generale le foto di gruppo di quelli che dovremmo considerare i potenti siano ancora foto ad alta concentrazione geriatrica.
Prendiamo atto che i cambiamenti nella mente umana e della conoscenza scientifica sono sicuramente appannaggio di una nuova forza vitale che chiede solo di prendersi lo spazio di un potere nuovo , fatto di conoscenze e saperi che sono appannaggio delle menti giovani , a tutte le latitudini del mondo.
Mi sembra molto importante prendere atto di questa improvvisa consapevolezza che è necessità di rinnovamento totale.
I giovani , quelli veri , sono oggi molto più preparati e agguerriti dei loro genitori , per non dire dei loro nonni.
In definitiva basta ricordarsi a quanti anni Thomas Mann scrisse i Buddembrook o quando Mozart compose i suoi capolavori .