Fra le tante guerre tra poveri ed egoismi nazionalistici questa pandemia devastante mette in evidenza anche alcune ridicole rivalità .
Ne è esempio l’idea di paragonare le isole minori italiane alle isole greche , ma in Grecia di isole ne hanno più di duemila e per le tante meravigliose piccole isole greche credo che sarà infinitamente più facile l’operazione di farle diventare Covid- free , anche a scopo turistico.
Ricordo una canzone in voga tanti anni fa che diceva : ma quante cavolo di isole ha questo cavolo di Grecia?
In Italia le isole minori sono decisamente molto meno e pensare di fare una guerra tra regioni per sostenerne la precedenza sulla vaccinazione di massa è una di quelle belle pensate di presidenti di regione che vogliono fare battaglie di tipo elettorale.
Noi abbiamo coste stupende , la nostra economia è certamente basata sull’indotto turistico e le piccole isole sono sicuramente una parte importante del nostro patrimonio di bellezza , ma questa battaglia sembra ricordare la storia della coperta troppo corta : si tira di qua e si scopre di la .
Già avevamo la guerra tra le categorie : prima di docenti , anzi no i carcerati , anzi no gli studenti , gli ambulanti … i magistrati …..
Bene ha fatto il responsabile nazionale a indicare nell’età anagrafica l’unica strada per rimettere ordine ( o perlomeno di tentare di farlo) nel caos che quei signori cercano ancora di creare i quali erroneamente e pomposamente si auto-definiscono governatori .
in realtà ,Costituzione alla mano , sono presidenti di regione e questa indicazione della carica dovrebbe bastare loro in una democrazia avanzata, il governatore ricorda un po’ l’idea sudamericana alla Zorro , forse per questo piace soprattutto al Sud.