Io sono Charlie Hebdo

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Questo blog si occupa di musica, cultura, teatro ma questa settimana non è una settimana come le altre.

Tutti abbiamo il dovere di parlare di libertà, di rispetto per le idee dell’altro ma dobbiamo essere consapevoli di essere costretti a vivere in un mondo in cui l’orrore e la violenza ormai siano entrate nella vita di ognuno.

Le vite spezzate nel vile attentato a Charlie Hebdo non sono solo le vite di intellettuali scomodi, di vignettisti strepitosi e iconoclasti, le vite dei poliziotti che erano lì per difendere dei giornalisti che in una strada neanche tanto prestigiosa di quella Parigi minore e vicina al mio cuore non rappresentano solo se stessi. Sono le vite di tutti noi europei, di tutti coloro che ancora ciascuno nel suo piccolo mondo di valori cerca di vivere la realtà di un mondo che cambia tanto rapidamente da rendere difficile anche il più modesto percorso di comprensione.

In questo contesto mi ha molto colpito vedere su Facebook che un grande cantante, un uomo di spettacolo (e questa volta non è il solito tenore di cui parlo spesso), ma il grande basso René Pape

abbia cambiato la sua immagine del profilo adottando quella specie di mantra in tante lingue in cui tutti ci dichiariamo “Io sono Charlie Hebdo”.

Lo ammiravo, e molto, come cantante. Ora gli voglio bene come uomo che sente di dovere in qualche modo di partecipare con la sua testimonianza al rifiuto collettivo di tanto orrore.

Siamo ancora tutti attaccati ai nostri televisori, speriamo tutti che presto i feroci assassini vengano presi, vorremmo, perlomeno io, capire anche dei lati oscuri di questa straziante vicenda che ancora una volta ci ricorda la fragilità della nostra vita civile .

Quelle matite spezzate sono le nostre matite spezzate, quel sangue sui fogli per terra nel corridoio della rivista satirica prestigiosa sono l’immagine forte della fine di un‘ illusione.

Il terrore ideologico vive nella porta accanto, al nostro supermercato, nella metropolitana che prendiamo ogni giorno.

L’unico modo per combatterlo è quello di alzare le nostre mani nude tutti insieme e di gridare forte che la libertà di pensiero è la nostra unica forza, la nostra ultima scelta per difendere la più importante ragione di essere: vivere liberi ciascuno nel rispetto dell’altro.

 

 

 

4 thoughts on “Io sono Charlie Hebdo

    • Ho avuto bisogno di scrivere questo pezzo ….con molta emozione e sincerità . Amitié pour la France que j’adore….

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