Giorni di silenzio

Unknown

 

Giorni di silenzio , il blog tace : è impossibile un’altra volta commentare a caldo l’orrore .
Molti anni fa le foto delle povere vittime dei gas asfissianti in un villaggio curdo sconvolsero il mondo . Pensavo non doverne rivedere mai più e invece l’orrore bussa di nuovo alla mia porta , anzi sul mio pc , anche se velocemente per paura o per orrore ho cancellato l’immagine del bambino che non respira , i piccoli visini pallidi degli innocenti ammucchiati su povere coperte mi restano negli occhi anche se vorrei cancellarli dalla memoria .
Sarà che mi ricordano tanto i visini dei bambini malati delle crudeli malattie che ancora dannatamente colpiscono nei nostri paesi civilizzati . Il male che non si riesce a vincere nonostante la ricerca , la lotta continua che ancora si combatte per vincere i mali una volta detti incurabili che colpiscono anche nei paesi più avanzati la nostra infanzia .
Perché associo queste immagini? non lo so , ma a tutti i bambini si chiede solo di vivere e di crescere e non c’è guerra che giustifichi la loro morte , specie se si tratta di una guerra assurda , infatti anche ai commentatori autorevoli riesce faticoso rintracciare nessi plausibili nella tragica escalation siriana.

Ho visitato un tempo una Syria bellissima , piena di memorie archeologiche : la ruota di Homs ci sarà più? e la impressionante rocca di Aleppo?
Tutto cancellato dalla furia umana : la faccia del tiranno per caso ( quel chirurgo oftalmico che non era destinato a regnare sull’orrore mi sgomenta ) ma mi sgomenta anche il tycoon americano che lancia i missili come se credesse davvero di giocare alla guerra dall’alto della Trump tower .Mi sembrano marionette di uno spettacolo crudele dove il terzo incomodo , l’ex agente KGB gioca al gatto e il topo dalle stanze dorate del Kremlino.

Intanto nella vecchia Europa continuano a correre i camion follemente lanciati sulle folle inermi , contiamo i morti sul selciato dei nostri mercatini , dei nostri centri commerciali , sui ponti di Londra .
Anche se in realtà noi non contiamo niente : siamo solo vittime e spettatori .La nostra unica risposta è quella di continuare a vivere , di ripetere da tutti i teleschermi : non ci fermeranno .
Restano però i volti bluastri dei bambini di uno sperduto villaggio del nord della Syria a ricordarci come un monito la nostra colpa di europei incapaci di essere protagonisti , incapaci di stare uniti e forti che sarebbe forse l’unico modo per entrare davvero con autorevolezza nel terribile gioco .
Le notizie scivolano dalle prime pagine per poi ritornarci puntualmente dopo ogni strage : le elezioni si avvicinano e tutti i paesi europei, incapaci di restare davvero coesi seguitano a guardarsi l’ombelico , come le scimmie senza memoria di un grande zoo metropolitano.

4 thoughts on “Giorni di silenzio

  1. Wow che articolo!!! Mi sono comossa,a tale barbarie!! Sono completamente d’accordo con te.La storia si ripete,gli esseri umani non cambiano!!
    Un grande articolo.
    Grazie Adriana.

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