Ciao Renée

images-1

C’è una cosa che mi è dispiaciuta non fare alla fine dello streaming dal Metropolitan del Der Rosenkavalier : la standing ovation alla meravigliosa Marschallin di Renée Fleming che con questa sua ultima performance ha annunciato di lasciare le scene.

I quattro gatti , letteralmente , che uscivano tranquillamente del benemerito cinema di Falconara non sapevano di avere assistito ad una serata epica per gli amanti della lirica.

Comunque questa messinscena di NewYork non è che mi sia piaciuta poi più di tanto , per una volta Robert Carsen mi ha un po’ deluso , forse si è perso nella solita grandeur del Met : troppi Schutzen , troppe cameriere , troppi dottori .

Tutto un affastellamento di una massa abbastanza confusa , anche musicalmente ,sotto la bacchetta di un tale che forse con Strauss non ha molta confidenza.

Anche l’idea dell’ultimo atto in un bordello non mi ha convinto per niente.

L’idea iniziale da cui è partito Carsen è il vago profumo di Kakania che c’è tutto nel magico testo di Hofmannsthal ma che si perde strada facendo nell’ammucchiata di coristi e ballerini .

Diverso è il discorso per quanto riguarda i cantanti : oltre la magica Fleming che già nella sua grande aria del primo atto ci fa sentire quanto di suo ci sia nel rimpianto del tempo che passa “ dove sono andate le nevi di un tempo?”per proseguire nell’ultimo incantevole “Ja , Ja” a siglare con maestria una chiusa veramente epocale ,c’è uno strepitoso Günter Groissböck , dalla potenza vocale portentosa che ci regala un barone Ocks sanguigno e pieno di voglie aiutato dalla sua reale età perché è ancora molto giovane per interpretare il presuntuoso Barone.

Elina Garança nel ruolo del titolo gioca bene le sue carte di ragazzo/ Mariandel/ ragazzo. Vocalmente ineccepibile , col fisico giusto carica forse un po’ troppo la sua figura equivoca , il gioco di citazioni è molto più sottile dei suoi atteggiamenti caricaturali.

Graziosa quanto basta Sophie di Erin Morley ,ottimo anche il Faninal di Markus Brück ma ho visto troppi Rosenkavalier per non rimpiangere altri allestimenti, anche quelli antichi e polverosi con le scene settecentesche come l’ultimo ripeschaggio dello Staadtsoper di Monaco senza citare quello meno classico , ma perfetto di BadenBaden ( e non solo perché c’era un certo cantante italiano).

Comunque alla fine tornado a casa in macchina mi canticchiavo il valzerino Ohne mich, ohne mich …le quattro ore e passa di musica mi erano volate , anche se mi ero dovuta sorbire le solite raccomandazioni di aiutare con i nostri contributi la Fondazione del Met ( tutto è relativo al mondo) e di sapere quanti begli animali in scena ci siano ( non solo cantanti cani) in dotazione al teatro nonchè quanto lavoro ci vuole per rifare l’angelo di Castelsantangelo ….al computer ! Tosca a parte , ovviamente.

 

3 thoughts on “Ciao Renée

  1. Purtroppo non sono riuscita a vederlo, ma la Fleming e’ una cantante e una donna meravigliosa, con un’eleganza e una classe innate: basti pensare alla disinvoltura con cui indossa gli abiti della Westwood. Ed e’ sempre stata anche un esempio di antidivismo, di professionalità e di modestia. Una artista eccezionale e una grande perdita per il mondo della lirica, se lascia veramente!

  2. Non ho visto la produzione, ma posso dire che Renée Fleming è una meravigliosa cantante,, un artista valliosa, e una donna raffinata, elegante e semplice, quindi piu’ preziosa, esempio di antidivismo, ci mancherà la sua bella e delicata presenza sul palcoscenico

    • Penso sia molto intelligente lasciare al momento in cui si é ancora al top. Grande stile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

today football predictions from the experts today football predictions best football predictions and betting tips
Translate »
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: