Il vecchio pescatore Franco che porta in offerta al vescovo i pesci nella cesta , i quattro orgogliosi vegliardi con le insegne della Confraternita e poi la processione in mare con il gesto della memoria ,la modesta corona per i caduti, tutto un cerimoniale tanto antico e con una folla di fedeli che nessuno si aspettava così numerosa.
Mi sono fatta il regalo di andare alla Messa nella chiesetta di Portonovo nel giorno dell’Assunta , che poi sarebbe ferragosto ma anche le Ferie Augustee , insomma la festa di mezzagosto .
Mi lamento spesso di vivere lontana da quel mondo della musica che amo e che mi taglia fuori perché in questa lontana provincia dell’impero non ci sono collegamenti decenti col resto del mondo.
Stamani però . mentre ascoltavo le cicale sui pini , col vento che faceva frusciare l vecchi ulivi che circondano la magica chiesa medioevale ho pensato che questa nostra marginalità è un bene prezioso , il regalo di chi sopravvive di una regione nascosta.
La baia di Portonovo è ormai la spiaggia di Ancona e stamani mentre la batana di Franco filava sotto i colpi vigorosi di remo con a bordo il vescovo e il sindaco guardavo con un sorriso quel bellissimo incontro tra il residuo di sacro e la folla di bagnanti che salutava tra lo stupito e il divertito la modesta processione marina.
Dobbiamo ad alcuni volentierosi l’organizazione , che hanno fatto tutto perbene : sistemando le sedie , apparecchiando l’altare , improvvisandosi coro con l’aiuto di tre suorine con una chitarra .
A dieci chilometri scarsi da casa , la vera ricchezza che forse neanche ci meritiamo consapevolmente.