Dopo la splendida Turandot prosegue l’omaggio a Puccini su Classica HD con la Tosca.
Vedere a distanza ravvicinata due opere rivisitate nell’allestimento mi ha messo davanti all’evidente dilemma se valga la pena di stravolgere la storia rendendola nell’intenzione di più facile gradimento o se invece queste operazioni siano utili solo al regista che le propone.
Ebbene la mia risposta è semplice : non esistono allestimenti giusti e allestimenti sbagliati , esistono quelli belli e quelli brutti e il confine è nel buono o nel cattivo gusto dei medesimi.
Della Turandot avevo tanto parlato quando la vidi a Vienna lo scorso anno , rivederla mi ha solo confermato che è stata bellissima , che il recupero integrale del finale di Alfano ( non quello tagliato arbitrariamente da Toscanini) rende la storia molto più credibile e forse spiega anche il misterioso appunto di Puccini “ e adesso Tristano” ,certo ci vogliono cantanti- attori all’altezza e a Vienna c‘erano sicuramente.
Diverso è il discorso della Tosca di Salisburgo del 2018 , volgarmente piena di coup de théatre inutili nel finale , non mi era piaciuta allora e confermo la mia impressione rivedendola ,
se aggiungo che questa estate ho visto a Monaco una Tosca ancora più brutta penso che il peggio non ha mai fine.So che la rassegna continuerà con allestimenti più datati , so già che alcuni saranno interessanti e altri meno, sarà comunque bello